"L'inizio dei trent'anni", il tour siciliano di Motta - FOTO e INTERVISTA
di Gianluca Santisi / Giuseppe Picciotto (foto) | 20/02/2017 | MUSICA
di Gianluca Santisi / Giuseppe Picciotto (foto) | 20/02/2017 | MUSICA
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(foto Giuseppe Picciotto)
La “fine dei vent’anni” è arrivata lo scorso ottobre, quando Francesco Motta di anni ne ha compiuti trenta. “Ma non è stato un passaggio traumatico perché mi ci ero preparato da tempo”, scherza. Il suo primo disco da solista, “La fine dei vent’anni”, appunto, ha raccolto consensi unanimi, compresa la Targa Tenco 2016 come “Miglior album d’esordio”. Motta nei giorni scorsi si è esibito a Palermo (“Candelai”), Catania (“Barbara”) e Messina (“Retronouveau”). Sul palco anche Cesare Petulicchio (batteria), Leonardo Milani (tastiere e cori), Federico Camici (basso) e Giorgio Maria Condemi (chitarra). Un set molto più energico rispetto al disco, durante il quale Motta ha eseguito tutti i brani tratti dal suo disco d'esordio e due cover dei Criminal Jokers (“Fango” e “Cambio la faccia”), la sua precedente band.
Le date siciliane sono state aperte dal cantautore siracusano Stefano Alì, che ha presentato alcune canzoni tratte dal suo ultimo album, “Facciamo niente insieme”, accompagnato da Raimondo Ferraro e Dario Aiello.
“Ho passato dieci anni della mia vita a suonare, male, qualsiasi strumento per arrivare a capire che il testo è la cosa più importante delle canzoni – racconta Motta –. Però questi dieci anni a qualcosa sono serviti. Ho avuto la pazienza di aspettare: per fare questo disco ci sono voluti tanti anni ma ogni parola, ogni nota è stata scelta con attenzione”. Da qualche tempo il cantautore toscano è entrato a far parte della scuderia di Caterina Caselli ed è per la Sugar che uscirà il prossimo disco. “La famiglia si è allargata. Il mio primo pensiero, adesso, è scrivere nuove canzoni. Rispetto al primo disco, fatto praticamente in casa, ci sarà modo di coinvolgere tutta la band. Una fortuna che prima non ho avuto”. Riccardo Sinigallia sarà ancora il produttore? “Non lo so, ci vediamo ogni giorno con Riccardo. È nata un’amicizia che va al di là della collaborazione professionale”. E se arrivasse una chiamata per il prossimo Sanremo? “Se in futuro avrò una bella canzone, che mi emoziona tanto, e per qualche motivo piacerà anche al direttore artistico del festival non vedo perché non dovrei farlo. Quest’anno l’ho visto ma sinceramente ho fatto fatica a trovare canzoni che mi piacessero: Ermal Meta, Paola Turci e poco altro”.
LE FOTO DI GIUSEPPE PICCIOTTO REALIZZATE AL "BARBARA" DI CATANIA