"Musaico", il nuovo disco di Raffaele Genovese Trio - VIDEO
24/10/2016 | MUSICA
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Raffaele Genovese (foto Paolo Galletta)
«Ho deciso di intitolare questo disco “Musaico” per due motivi: da un lato perché ogni composizione, come fosse una tessera, descrive una parte della mia personalità e della mia vita, dall’altra per l’utilizzo che fa di questo termine Dante nel Convivio. Sono fortemente convinto che la musica e la poesia siano strettamente legate». Con queste parole il pianista Raffaele Genovese presenta il suo terzo album, Musaico (AlfaMusic, distr. Egea), disponibile dal 21 ottobre in cd e digital download. «Musaico – spiega il critico Flavio Caprera - è il disco della maturità, un lavoro autobiografico che riflette a pieno la personalità di un musicista colto e sicuro delle proprie capacità». Terzo lavoro nella discografia dell’artista (dopo “Freeway” del 2011 e “Anamnesi” del 2013, sempre editi da AlfaMusic), il disco è stato realizzato assieme al suo trio (Carmelo Venuto al contrabbasso ed Emanuele Primavera alla batteria) e vede la partecipazione di un ospite d’eccezione: il sassofonista olandese Ben Van Gelder.
A ispirare i nuovi brani sono soprattutto i ricordi di Genovese: da quelli più recenti, come “Settembre” - dedicata a suo figlio - a quelli più remoti come “Via D’Amelio”, una struggente ballata pensata come un omaggio a Paolo Borsellino e a tutti coloro che hanno combattuto e combattono la mafia ogni giorno. Non manca poi un toccante omaggio a una Sicilia preziosa e antica: il brano dedicato al siracusano Ibn Hadmis, massimo esponente della poesia araba di Sicilia vissuto a cavallo tra l’XI e il XII secolo. «Genovese – spiega ancora Caprera – riesce a bilanciare le pulsioni melodiche, solari e fisiche del suo essere isolano, con un jazz di natura occidentale e afroamericana, dove l’essenzialità dell’assunto, la rarefazione del suono e il dosaggio ritmico sono le peculiarità strutturali».Determinante in questo sottile e affascinante equilibrio l’incontro col respiro nordeuropeo di Van Gelder. «Sono davvero felice – spiega quest’ultimo - che Raffaele mi abbia invitato a prendere parte al suo progetto. La Sicilia mi ha accolto in maniera strepitosa e il mood che si è creato è stato davvero speciale». Del resto l’universo musicale del trio di Genovese – una formazione in qualche modo emblema di una Sicilia capofila tra le regioni italiane per quanto riguarda la presenza di giovani talent - ben si confà a quello del sassofonista olandese, il quale ha fatto del suo sound lirico e vellutato un vero e proprio tratto distintivo, che lo rende riconoscibile dopo pochissime note.
Raffaele Genovese racconta il suo nuovo disco