Stjepko Gut sicilian quartet in concerto a Catania
07/12/2016 | MUSICA
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Stjepko Gut
«Se ti trovi vicino al luogo dove suona Stjepko Gut devi assolutamente cogliere al volo l’occasione di andare ad ascoltarlo. Nel suo modo di suonare tutto è perfetto: l’intonazione, il timbro, il ritmo, il linguaggio, l’improvvisazione». Quando una raccomandazione di questo tipo arriva da un jazzista come Chuck Israels (già contrabbassista nel trio di Bill Evans) c’è da prendere la cosa davvero sul serio. In effetti, le performance del trombettista Stjepko “Steve” Gut lasciano davvero il segno, complice il suo personale sound che fonde elementi afroamericani e mediterranei. Se a tutto questo aggiungiamo che il musicista serbo ha scelto il capoluogo etneo per chiudere una stagione concertistica straordinaria con questo quartetto siciliano, l’occasione del concerto di giovedì (ore 21) alla “Sala Concetto Marchesi” del “Palazzo della Cultura” di Catania diventa davvero unica.
«Da qualche anno – spiega l’artista – mi sono trasferito in Sicilia. Qui ho avuto modo di suonare nelle principali città dell’isola e sono rimasto molto sorpreso dai vostri talenti». Non sorprende quindi la rosa degli strumentisti che lo accompagneranno sul palcoscenico: il talentuoso pianista Angelo Di Leonforte, il contrabbassista etneo Carmelo Venuto e l’apprezzato batterista Antonio Petralia.
Nato nel 1950 a Ruma, una città di circa 50.000 abitanti sita nel distretto della Sirmia nell’ex Jugoslavia, Gut ha intrapreso da giovanissimo gli studi musicali nella vicina Belgrado, salvo poi proseguire la sua formazione come trombettista a Berna. In seguito ha perfezionato gli studi musicali dapprima alla Swiss Jazz School di Berna e successivamente al prestigioso Berklee College of Music di Boston. Nel biennio 1980 – 81 è stato membro della “All Star” Big Band di Lionel Hampton, passando alla storia come uno dei primi bianchi a far parte del gruppo. Dal 1984 al 2010 ha suonato nella Big Band di Clark Terry, pioniere della musica anni ‘40 che influenzerà molto la sua musica negli anni a venire. Nel corso degli anni Gut ha avuto poi modo di collaborare con artisti del calibro di Jon Faddis, Winton Marsalis, Nicholas Payton, Roy Hargrove, Terrell Stafford, assieme ai quali si è esibito sui palcoscenici di tutto il mondo.
Durante il concerto di giovedì - prodotto dall’associazione “Musikante” e contestualizzato all’interno delle proposte natalizie del capoluogo etneo - la formazione proporrà quindi un condensato delle esperienze del suo leader: dagli standard che più hanno influenzato la sua carriera alle sue raffinate composizioni. «La presenza del maestro a Catania è per noi un grande onore – spiega Antonio Petralia dell’associazione Musikante – e crediamo fermamente rappresenti anche un’occasione importante per avvicinare i giovani alla musica jazz. A loro sarà infatti riservata una importante riduzione sul biglietto d’ingresso».