Giovedì 21 Novembre 2024
La testimonianza del dono che lascia l'agente di Polizia è principio di vita


Angelo Spadaro, un buon samaritano che rimarrà nel regno dei giusti

di Santo Trimarchi | 19/01/2019 | OPINIONI

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Il feretro durante le esequie

La solennità della funzione religiosa ha dato l'estremo saluto al fratello Angelo Spadaro che “da buon samaritano” cade vittima innocente, nel pieno della sua età, sulla strada dove si è trovato sempre in servizio con generosità, senso del dovere e professionalità. Per questo fa parte dei giusti, come ha sottolineato l'arcivescovo Giovanni Accolla nell'omelia, ed "anche se è morto prematuramente, si troverà in un luogo di riposo" (Sap 4,7). Il giusto, ha rimarcato l'arcivescovo, vive secondo l'amore di Dio e, nonostante l'empietà e la malvagità del mondo, è capace di riscattarci, diventando un esempio per gli altri. Angelo, con il suo animo buono e generoso, nel silenzio può essere considerato un'icona di chi sa servire lo Stato, ma anche i fratelli della strada, la sua famiglia, gli amici. La testimonianza che Angelo ci lascia, in questo tempo così difficile, è quella di un uomo giusto che ha saputo cogliere il senso della bontà nella sua vita e che adesso, dalla sua bara, da morto, ai piedi dell'altare ancora ci parla. Risuonano tra i presenti le parole del vangelo: "Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo, se invece muore produce molto frutto" (Gv 12,24) e fa pensare alla forza vitale che scaturisce quando si cade per terra, dalla morte, come è avvenuto per Gesù, anche un umile poliziotto, nell'esercizio della sua missione, che ha vissuto con amore, donando la sua vita, è principio di vita.

Il dramma della morte, in questo caso, difficile da comprendere sul piano umano e affettivo, ha messo in luce quanto la nostra società, pur con le sue disfunzioni e contraddizioni, tante volte ingiusta e in lotta, individualista e divisa, è sempre feconda di generosità sulla strada, nelle case, nelle varie istituzioni pubbliche, là dove ognuno sa farsi prossimo per servire l'altro, cittadino che si trova in stato di sofferenza, disagio, difficoltà. Questa è la bellezza del dono, del servizio ai propri fratelli, senza tenere conto dei propri interessi, del maltempo, delle contrarietà che si possono presentare, e che adesso, mentre si affida Angelo nelle mani del Signore, possiamo tenere nel cuore il suo stile di vita, anche per un beneficio al nostro stesso paese che, forse, ha bisogno di bontà, di magnanimità, di umanità e di protezione dal cielo come farà Angelo al cospetto del Dio della consolazione e della misericordia.

Più informazioni: incidente a18 itala  


COMMENTI

Mariella Trimarchi | il 19/01/2019 alle 18:20:41

Si' sono d'accordo con questa bellissima testimonianza ed aggiungo che "Non è mai tardi di apprendere con umiltà e con saggezza quanto sia importante acquisire "e tenere nel cuore il suo stile di vita, anche per un beneficio al nostro stesso paese che, forse, ha bisogno di bontà, di magnanimità, di umanità e di protezione dal cielo come farà Angelo al cospetto del Dio della consolazione e della misericordia.

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