Cannabis terapeutica, fare rete per aiutare i giovani a vivere
18/11/2017 | OPINIONI
18/11/2017 | OPINIONI
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L'incontro in parrocchia
La parrocchia Santa Maria del Carmelo di S. Teresa di Riva ha ospitato la tavola rotonda sul tema “Curare con la droga? Cannabis: consumo problematico e strategie d’intervento”, organizzata dal parroco don Fabrizio Subba. Ha coordinato gli interventi Emanuela Chillemi, psicologa del centro di ascolto "La tenda di Abramo", che ha evidenziato l'attività dei volontari sul territorio per venire in aiuto delle varie forme di dipendenza, (droga, alcool, gioco d'azzardo) facendo riferimento all'associazione "Casa Rosetta" e "Terra Promessa" di Caltanissetta. Tra gli interventi va sottolineato il discorso d'apertura della dottoressa Angela Sardo, direttrice dei centri di ascolto della Sicilia, che ha spiegato quanto sia importante per la parrocchia offrirsi come centro di rete accanto alla realtà della famiglia, della scuola, dei giovani. Pertanto è giusto fare prevenzione sul tema della dipendenza, innanzitutto attraverso la conoscenza, tenendo conto che interessa tutti perché i nostri figli non li possiamo proteggere fuori della porta di casa. Per questo è opportuno guardare alla relazione, ciò che lega l'uno con l'altro, per entrare nel gioco della prevenzione, curando l'interesse, l'ascolto, la gratitudine ed evitando la ricerca ostentata dell'illegalità che pare caratterizzi la nostra società, non solo i giovani. Così è opportuno un sistema di rete diffusa per prendersi cura della vita che cresce senza approcci facilitati alle sostanze che possono modificare lo sviluppo biologico e creare uno stato di dipendenza che nuoce, di certo, alla salute, all'equilibrio psicofisico, al benessere personale e sociale. La dirigente dell’Istituto comprensivo di S. Teresa, Enza Interdonato, ha rilevato che il disagio rappresenta lo stato di allarme da tenere sottocontrollo per prevenire eventuali derive nella tossicodipendenza. Ha fatto inoltre presente che la scuola media è impegnata a fornire agli studenti percorsi formativi di prevenzione soprattutto con la lettura di testi idonei all'analisi del disagio. Subito dopo la dottoressa Ialacqua del Sert di Messina ha fornito alcuni dati sull'età, notevolmente abbassata, degli utenti che usufruiscono del servizio e sulla tipologia di famiglia che tocca tutti i ceti sociali. Si nota come nella nostra società tanti ragazzi non completino gli studi o arrivino tardi alla licenza, entrino in massa nella disoccupazione giovanile, vivano per lo più in modo trasgressivo, senza regole ed orari. Interessante la posizione di Ettore Fischetti, operatore di “Terra Promessa” ed esperto delle problematiche della tossicodipendenza, che ritiene proficuo fare attenzione e non lasciarsi prendere in giro sulla legalizzazione si o no, perché l'accesso ai preadolescenti di cannabis non è opportuno e può causare vari problemi ma piuttosto bisogna capire come vivono gli adolescenti, come stanno crescendo e come si trovano in famiglia per garantire relazioni impostate sulla fiducia, il dialogo e l'amore. Ha concluso i lavori padre Fabrizio Subba, che ha ringraziato gli intervenuti, per la tematica affrontata con competenza e chiarezza, e tutti i partecipanti che hanno avuto interesse ed hanno tratto profitto per prendere coscienza del dibattito in atto sulla cannabis e della necessità di agire con un sistema di prevenzione da operatori pastorali, genitori, giovani, nonni, educatori