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La discarica di Ligoria: risparmio o... miopia
di Pippo Sturiale | 27/06/2013 | OPINIONI
di Pippo Sturiale | 27/06/2013 | OPINIONI
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Chi studia la gestione dei rifiuti e guarda alle esperienze consolidate che hanno ottenuto ottimi risultati sa che l'unico modo virtuoso di soluzione è la raccolta differenziata porta a porta, con premialità.I comuni del comprensorio jonico si sono accordati per una riattivazione della discarica di Ligoria (modulo di 5000 tonnellate), impegnandosi anche al raggiungimento di almeno il 65% di differenziata. Ma temporaneamente, nell'immediato, si ripromettono di risparmiare i soldi del conferimento in discariche private dell'indifferenziato (quasi tutto allo stato), circa 110 euro a tonnellata.Dobbiamo notare che l'impegno del 65% non prescrive una data entro cui raggiungere tale traguardo, né sanzioni in caso di inadempienza, quindi è una promessa da marinaio! Similmente molte belle parole hanno scritto questi sindaci... ma restano chiacchiere senza sostanza. L'unica cosa certa è che si vuole utilizzare la discarica di S. Teresa di Riva per risparmiare e, temporaneamente, ci metteranno l'indifferenziato senza alcun trattamento e/o selezione, tanto si tratta di un'emergenza per non lasciare la spazzatura per strada. Hanno previsto che gli altri comuni aderenti all'accordo verseranno a S. Teresa 8 euro a tonnellata per il danno ambientale.Quanto ci costerà poi la doverosa bonifica!?! Molto più dei circa 5 euro a tonnellata che si troveranno in cassa, se correttamente saranno accantonati. Ma ci si dice che la gente pagherà di meno! Vorrei sfatare il mito che spenderemo di più con la raccolta differenziata, basta leggere l'articolo che troverete al seguente link: leggi. Si parla dell'esperienza del Comune di Capannori in provincia di Lucca, dove si raggiunge l'80% di differenziata e la gente paga di meno. Per esempio con 100 mq. e una famiglia di tre persone si pagano 150 € all'anno. C'è un piccolo particolare da precisare: si sono ottenuti 60 posti di lavoro. A Capannori si voleva mettere in funzione una discarica, contro cui nacque un Comitato. Ma chi si opponeva alla discarica riconosceva che la spazzatura in qualche posto bisognava pur portarla. Un maestro elementare un giorno portò in classe un bel sacchetto di spazzatura, la sparse e iniziò a separarla nelle varie componenti. A quasi tutte le frazioni trovò un modo di utilizzo che escludeva la discarica; insomma la spazzatura era quasi totalmente scomparsa. Restavano solo poche cose, che si constatò erano state progettate male.Il Comitato presentò proposte, si trovarono soluzioni condivise e sostenibili... ed alla fine ora si spende di meno e si sono creati posti di lavoro. Eppure il sindaco di S. Teresa, che pure ha sottoscritto la petizione popolare del Comitato Jonico Beni Comuni, dice, a chi gli contesta l'apertura della discarica per il rifiuto tale e quale, che lo fa per fare spendere di meno ai cittadini. Tutti comprendiamo che ciò, anche se fosse vero per l'immediato, già tra pochissimi anni si rivelerà uno sperpero di denaro pubblico (quindi nostro) e una negazione del futuro per i nostri figli-nipoti. Il nostro territorio presenta un suolo altamente permeabile, con delle falde acquifere che garantiscono un'acqua chimicamente ottima. Potrà una semplice guaina posata su un fondo non adeguatamente preparato impedire al percolato di raggiungere la falda acquifera!?! Per questo è auspicabile che le scelte siano operate coinvolgendo chi il problema lo studia da tempo, esperti e la cittadinanza tutta in modo che ci sia... un consenso informato all'operazione... perché è concreto il rischio grave di morte, sotto i ferri, del futuro. Troviamo le soluzioni insieme, siamo in tempo, potremo risparmiare nella tariffa, creare posti di lavoro e... vivere felici e contenti.