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Etna, un vulcano tutto da scoprire
di Rosangela Todaro | 08/08/2014 | OPINIONI
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Veniva chiamata Gebel durante la dominazione araba, nei secoli successivi Mongibello (monte Gebel), oggi nel gergo popolare viene ancora intesa come "a Muntagna". Come è intuibile, mi riferisco all'Etna, splendido vulcano che domina, con i suoi 3300 m di altitudine, il mar Jonio e gran parte del territorio siciliano. L’Etna rappresenta un “unicum” in quanto è il vulcano attivo più alto d’Europa ed uno dei più alti del mondo. Dal 1987, allo scopo di tutelare il patrimonio boschivo, la flora e la fauna autoctone, oltre a curare la pianificazione dello sviluppo edilizio dell’intera area alle pendici del vulcano, è stato istituito il Parco Regionale dell'Etna. Il 21 giugno dello scorso anno il sito è stato invece inserito tra i beni che costituiscono patrimonio mondiale dell’umanità, essendo stato definito come “uno dei vulcani più emblematici e attivi del mondo".
I crateri della vetta, i coni di cenere, le colate di magma, le grotte di lava e la depressione della valle del Bove sono tutti elementi che caratterizzano questo vulcano e lo hanno reso una destinazione privilegiata per le ricerche e gli studi scientifici. Vanta infatti una delle storie documentate di vulcanismo più lunghe del mondo, almeno 2.700 anni.
In tutte le stagioni è meta di molte migliaia di turisti, che incuriositi e affascinati dalla montagna “viva”, raggiungono i rifugi per effettuare delle escursioni in quota. In particolare negli ultimi anni si è registrato un rilevante incremento del numero dei visitatori, anche in coincidenza con l’aumento dei fenomeni eruttivi. Con rammarico va però evidenziato come a fronte di tanto interesse intorno all’Etna, sia dall’Italia che dall’estero, non è coinciso un potenziamento e un ammodernamento adeguato delle infrastrutture utili a migliorare la fruibilità del vulcano. Di fatto risultano organizzate in modo non organico sia le zone parcheggi destinate alla sosta dei pullman turistici e delle auto, che gli stessi punti per le informazioni turistiche. Inaccettabile, poi, vedere in mezzo alla lava e ai lati dei sentieri cumuli di rifiuti abbandonati.
Un sito così prestigioso merita sicuramente la massima attenzione, considerate le enormi potenzialità che oggi racchiude come simbolo di riferimento per l’attrazione turistica dell’intera Isola. A testimonianza del particolare fascino che "a Muntagna" riserva, pochi giorni fa una turista italiana a passeggio con un’amica per le vie di Taormina, scrutando all’orizzonte l’Etna in eruzione, si è soffermata per salutare il “vulcano amico” e le sue spettacolari colate laviche, scenario unico che solo la Sicilia e i siciliani possono vantare di possedere.