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Il genio femminile protagonista delle elezioni a S. Teresa
di Santo Trimarchi | 11/05/2017 | OPINIONI
di Santo Trimarchi | 11/05/2017 | OPINIONI
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L'aula consiliare di S. Teresa
A liste ormai chiuse, a campagna elettorale già nel vivo, è opportuno rilevare qualche nota interessante che ci aiuterà a valutare meglio come fare discernimento ed orientarci per il bene del paese nelle Amministrative dell'11 giugno a S. Teresa di Riva. Intanto va considerato un fatto rilevante perché, grazie alle modifiche della legge regionale del 2013 sulla rappresentanza di genere, tra i candidati c'è una buona presenza femminile che potrà essere votata anche come doppia preferenza. Finalmente, pur difeso dalla nuova legislazione, il ceto femminile ha l'occasione di far contare il proprio valore e dimostrare, anche nel nostro paese dove le resistenze sembrano ancora forti, quanto sia giusto fidarsi del genio della donna, da tempo e in tutto il mondo alla ribalta per sapienza, coraggio, abilità e cura delle persone e delle cose. É veramente lodevole e opportuno, in questo tempo, che tante professioniste, giovani e casalinghe mettano a disposizione della cittadina che abitano la loro esperienza, l'entusiasmo e le competenze per garantire una svolta, indipendentemente dalla lista di appartenenza, ed animare il confronto sulle problematiche del servizio alla comunità, trascurato dalle passate amministrazioni. É ora di assumersi le responsabilità di venire incontro ai bisogni della gente che non trova lavoro, che viene discriminata per il genere, l'handicap, l'età, la malattia, che soffre per mancanza di interventi idonei a favore dell'ambiente, della famiglia, della scuola, il tempo libero. Le donne possono far sentire la loro voce e diventare una potenza unanime per lottare contro la violenza, il disagio, l'incuria, l'indifferenza, fonti di malessere diffuso tra gli abitanti del nostro paese, ponendo al centro dell'interesse di tutti il bene comune e la ricerca della gentilezza, della nobiltà d'animo, della generosità, per lungo tempo dimenticate. La presenza femminile ancora potrà incidere in modo determinante perché nella campagna elettorale prevalga il senso del decoro e della dignità della persona che è impegnata non solo a vincere le elezioni ma ad esprimere uno stile di vita e di governo, da rappresentante delle istituzioni, in possesso di doti intellettuali e morali da saper coniugare negli atteggiamenti di tutti i giorni, nei confronti di tutti i cittadini e in tutti i contesti frequentati. Soprattutto va salvaguardato il principio della libertà nel segno del rispetto degli avversari e della correttezza della sfida elettorale senza pregiudizi, insinuazioni, accuse ed insulti fuori dalle righe, fuori dal rapporto civile delle parti, fuori dall'attenzione alla proposta di amministrare. Speriamo nel "genio femminile", che va valorizzato in una dinamica di dialogo, non solo uomo-donna, ma tra tutti i partecipanti in modo diverso alla sfida elettorale, che porti arricchimento reciproco e tenga fuori gli scontri da palcoscenico, i contrasti velenosi e illeciti, le intimidazioni, i ricatti e le pressioni che da un po’ hanno invaso oltremisura l'habitat del comprensorio jonico. Di certo le donne da protagoniste possono, in virtù del gusto della bellezza e dell'armonia, frenare modalità spregiudicate di linguaggio e di relazione, impedire posizioni di arroganza e di presunzione, ostacolare quanti intendono sovvertire le regole della sana democrazia, del lavoro costruttivo e della giusta progettualità.