S. Teresa di Riva. Amministrative 2017, "La politica è un servizio fatto all'uomo"
di Santo Trimarchi | 24/09/2016 | OPINIONI
di Santo Trimarchi | 24/09/2016 | OPINIONI
3526 Lettori unici | Commenti 2
Nel nostro paese, alla vigilia delle elezioni amministrative, c'è movimento e fioriscono nuovi germogli su tronchi consumati dagli anni di passati travagli per suonare il flauto ed incantare la gente. Si parla di rinnovamento e compaiono i giovani, di ribaltamento e si propongono le donne, di presentimento e spuntano i giornalisti. Cominciano le prime schermaglie, le radiografie e le conversazioni da bar, di piazza o di strada, mormorazioni per sentito dire, ipotesi di alleanze e di tradimenti, di promesse e di patti, di propositi e di proclami. Si spara a vuoto con cartucce a salve per spaventare, per inseguire, per intrappolare i malcapitati cittadini, lavoratori onesti, a stipendio fisso, a tempo determinato o giornalieri, casalinghe impegnate, badanti a ore o stagionali, padri e madri di famiglia, giovani, studenti o impegnati, mestieranti o disoccupati, emigrati o a spasso, delusi o stanchi. Come si può fare politica a "singhiozzo", ora sì ora no, con questo contro quello, per vincere o rivincere, per dimostrazione o per sistemazione. Come si può diventare politici ad un tratto, cittadini/e all'improvviso, presenti ed attivi alla fine della partita per entrare in campo nei tempi supplementari, per giocare senza faticare, per cogliere l'occasione... non quella che fa l'uomo ladro immagino, ma per correre a vantaggio, acquisire un risultato, raggiungere la postazione.
La politica, in realtà, è un servizio fatto all'uomo, riguarda la libertà e l'uguaglianza dell'essere cittadino, di appartenere ad una comunità, è impegno disinteressato per la società, è dire "ama il tuo prossimo come te stesso" e vivere con amore il luogo in cui abiti. Tutto è politica e nella nostra quotidianità facciamo politica, quando siamo nella nostra famiglia, con lo stile di vita che teniamo, nelle relazioni con i vicini di casa, gli amici e non, per l'attenzione all'ambiente, ai problemi sociali e culturali, al modo di consumare, di divertirsi, di seguire la propria spiritualità. Nella politica di oggi, invece, a partire da noi, dal piccolo e dal basso fino a livello mondiale, ancora si riscontra mancanza di pudore e di senso comune, ancora si ragiona col cuore di pietra, con la tentazione del potere e del denaro, con la ricerca del proprio "particulare". Dopo tutto quello che è accaduto si continuano a perseguire gli errori commessi, si mantiene il sistema dell'interesse reciproco a scapito della comunità, si rimane colpiti da un virus che avvelena la persona e la società, un cancro che ammorba le parti vitali delle relazioni umane e mette a rischio i valori fondamentali del vivere comune!!!
"Cancia u maistru, ma a musica è sempre a stissa". Da qui la delusione e la sfiducia, la rassegnazione e la demotivazione, la resistenza e la critica alle novità che sanno di vecchio, alle prove che vanno all'arrembaggio, alle partecipazioni che restano in superficie e non toccano il cuore della gente, il sentimento di appartenenza al proprio paese senza logiche di separazione, di prevaricazione, di manipolazione del "bene comune".