“A Scaletta situazione patologica”, il presidente Grungo lascia il Consiglio comunale
di Andrea Rifatto | 25/11/2015 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 25/11/2015 | POLITICA
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Francesco Grungo era stato eletto presidente all'unanimità
“Ho voluto dare un segnale forte, non mi sentivo più rappresentativo di questo Consiglio comunale”. All’indomani dell’ufficializzazione delle dimissioni da consigliere e da presidente del Consiglio comunale di Scaletta Zanclea, Francesco Grungo spiega i motivi che lo hanno portato a lasciare la carica dopo due anni e mezzo dall’insediamento. La decisione è maturata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale svoltosi il 17 novembre, quando l’assemblea si è trovata ad affrontare la questione relativa alle assenze dei consiglieri e all’eventuale decadenza di quanti non avessero presentato valide giustificazioni alla mancata partecipazione alle sedute. La trattazione dell’argomento era stata sollecitata proprio dal presidente Grungo e riguardava in particolare i consiglieri Domenico Tavilla, Francesco Picciotto (maggioranza), Marianna Arria e Sonia Basile (minoranza), “colpevoli” di assentarsi sistematicamente alle riunioni del Civico consesso. Dopo la discussione in aula, dove dei quattro consiglieri per i quali era stata proposta la decadenza era presente solo Tavilla mentre Basile aveva lasciato la seduta poco dopo l’inizio, i consiglieri hanno votato contro la fuoriuscita dei colleghi “assenteisti” dal Consiglio comunale di Scaletta Zanclea. Esito che non è piaciuto affatto a Grungo, che aveva dichiarato già in quella sede di aver concluso la sua esperienza all’interno del Civico consesso. Scelta formalizzata ieri con una lettera inviata ai suoi ormai ex colleghi consiglieri, al sindaco Gianfranco Moschella e al segretario comunale Giuseppina Minissale. “Da cristiano credente sono contento di aver incontrato in questi anni i colleghi consiglieri ma non potevo continuare a rappresentare un Consiglio comunale che non è mai riuscito a riunirsi nell’interezza del suo plenum – spiega oggi Francesco Grungo, eletto presidente all’unanimità il 22 giugno 2013 –: ho deciso di non avallare più una situazione non fisiologica ma patologica, che si protrae praticamente dalla seduta successiva a quella dell’insediamento del 2013”. L’ex presidente precisa che il suo gesto non va visto come un voler gettare la spugna ma si tratta di un segnale forte, per far capire a tutti i consiglieri che è un dovere rappresentare i cittadini che li hanno eletti. “Da tempo avevo sollecitato l’Amministrazione e il Consiglio a porre fine a questa situazione, ho mostrato sempre massima disponibilità concordando con i capigruppo e con alcuni consiglieri le date di convocazione delle sedute, per venire incontro alle esigenze di tutti, ma visti i risultati mi sono visto costretto a questa estrema ratio. Mi auguro che il prossimo presidente del Consiglio comunale di Scaletta Zanclea – conclude – possa riuscire a far riunire l’assemblea nella sua interezza”. Con le dimissioni da consigliere comunale e da presidente Grungo decade anche dalla carica di presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni “Valle di Monte Scuderi”, dove era stato eletto nell’agosto dello scorso anno. La sua fuoriuscita dal Civico consesso scalettese lascia inoltre il gruppo di maggioranza a sostegno del primo cittadino Moschella privo di un componente: non sarà infatti possibile procedere con la surroga in quanto tutti i membri della lista “Liberamente insieme per Scaletta” occupano già un posto tra Giunta e Consiglio. In aula si passerà così da 8 a 7, mentre rimangono quattro i componenti dell’opposizione.