"A18 della morte", corsa politica a mobilitarsi. Con uno sgarbo istituzionale
di Andrea Rifatto | 07/12/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 07/12/2018 | POLITICA
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Lo Giudice, Francilia e Carpo
Si mobilita anche la classe politica, dopo le proteste degli utenti, sulle disastrose condizioni dell’autostrada A18 Messina-Catania. Ma come già accaduto di recente nella zona jonica, gli amministratori locali non sempre agiscono in sintonia e in quella che diventa una corsa a chi arriva prima, si verificano anche degli sgarbi istituzionali. È quello che è successo ieri con protagonisti il sindaco di Furci Matteo Francilia, il collega di S. Teresa e deputato regionale Danilo Lo Giudice e il presidente dell’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani, Armando Carpo. Poco prima delle 13 Francilia pubblica sui suoi profili social e informa la stampa di aver inviato in mattinata al presidente Carpo una richiesta di convocazione straordinaria e urgente dell’Assemblea dei sindaci “al fine di discutere l’annoso ed irrisolto problema della sicurezza del percorso autostradale della A18 Messina-Catania. La grave situazione in cui versa ‘l’autostrada della morte’, come di recente viene identificata, merita una attenta ed approfondita analisi da parte dei rappresentanti delle istituzioni ricadenti sul territorio ed una conseguente attenzione da parte delle autorità competenti, nella persona del prefetto, del presidente del Consorzio autostrade e dell’Assessorato regionale Infrastrutture – scrive il sindaco di Furci – alla luce dei ripetuti incidenti mortali, dei rischio tratti a senso unico e non ultimo della protesta dei numerosi utenti che giornalmente la percorrono, alcuni dei quali, costretti per motivi di lavoro a percorrere l’arteria più volte al giorno, hanno preferito rinunciare alla propria occupazione pur di non mettere a repentaglio la vita, si chiede che la presente richiesta venga accolta con cortese sollecitudine, nella certezza di un riscontro immediato e positivo”. Alle 15 Lo Giudice pubblica sulla sua pagina Facebook un post con una foto che lo ritrae insieme al sindaco metropolitano Cateno De Luca e all’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Marco Falcone. "Ieri insieme al sindaco metropolitano abbiamo chiesto all’assessore regionale Marco Falcone e ai vertici del Cas un incontro pubblico per affrontare una volta per tutte le criticità dell’autostrada A18 – scrive il deputato – abbiamo evidenziato come sia necessario un incontro inerente l’autostrada A18 Messina-Catania, anche a seguito delle pressanti mobilitazioni sorte nei giorni scorsi sui social, al fine di conoscere lo stato dell’arte e la programmazione degli interventi che riguardano questa importante arteria, in cui ad oggi sono presenti numerosi disagi e interruzioni viarie. Grazie alla disponibilità dell’assessore, l’incontro pubblico si svolgerà nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni giovedì 13 dicembre 2018 alle ore 16.30. All’incontro saranno, altresì, presenti i vertici del Consorzio per le Autostrade Siciliane anche al fine di rendere edotta la cittadinanza in merito alle azioni che si stanno intraprendendo”. Dunque una prima risposta che in qualche modo sembrava già stroncare l’iniziativa di Matteo Francilia. Ma il colpo di grazia arriva tre ore dopo. Alle 18 il presidente Carpo posta sul suo profilo Facebook una lettera, inviata non solo ai sindaci degli undici comuni che fanno parte dell’Unione Valli Joniche dei Peloritani ma a tutti quelli dei comuni tra Giardini e Scaletta (non si comprende perché e a che titolo), scrivendo di aver ricevuto la richiesta di convocazione dell’assemblea dei sindaci per trattare l’argomento “autostrada della morte”: “Vi informo che nei giorni scorsi avevo già discusso ufficialmente tale problematica con il sindaco della Città metropolitana di Messina Cateno De Luca e con l’onorevole Danilo Lo Giudice, per chiedere urgentemente un incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture onorevole Falcone e con i vertici del Consorzio autostradale. L’assessore e i vertici del Consorzio hanno dato la loro immediata disponibilità, pertanto è stato già fissato l’incontro per giorno 13 alle ore 16.30 presso il Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni. Vi invito a partecipare numerosi e in caso di riscontro poco esaustivo programmare urgentemente forti iniziative di protesta”. Dunque Francilia è arrivato troppo tardi e stranamente solo il giorno dopo la sua lettera Lo Giudice e Carpo si sono ricordati dell’incontro tenuto un giorno prima ma rimasto fino a ieri “segreto”. Un’occasione persa, per il presidente dell’Unione, di riunire tutti i sindaci e stilare magari un documento comune sulla situazione dell’A18, da portare poi a Messina giovedì. Ma evidentemente hanno prevalso le direttive politiche di chi sta più in alto di lui. L'auspicio è comunque che si ottengano risposte concrete da parte delle istituzioni responsabili della gestione e del controllo dell'arteria autostradale, perchè gli utenti sono stanchi di promesse.