Affissioni selvagge a S. Teresa, Sansone: "Servono regole per dare decoro al paese"
di Redazione | 05/07/2019 | POLITICA
di Redazione | 05/07/2019 | POLITICA
1594 Lettori unici
Manifesti su un'abitazione e la consigliera Sansone
Regna il caos a S. Teresa nelle affissioni pubbliche di manifesti e locandine sul territorio comunale Per iniziare a fissare delle regole ed evitare che si continui nella più totale anarchia la consigliera di minoranza Lucia Sansone ha presentato ieri una mozione indirizzata alla presidente del Consiglio comunale, Domenica Sturiale, finalizzata al riordino della disciplina. “I manifesti pubblicitari di ogni genere e tipo occupano abusivamente ed irregolarmente i muri e le facciate di abitazione private, pali della luce, pensiline fermata bus, sportelli dei contatori dell’acqua e delle cabine elettriche – scrive la consigliera – e un paese definito a vocazione turistica non può mostrarsi con un simile ‘biglietto da visita’ agli occhi di quanti passeggiano per le nostre strade comunali. Tale situazione vige da anni senza nessun controllo e si ritiene opportuno, al fine di restituire decoro al nostro paese, che l’Amministrazione si attivi, tramite gli uffici competenti, per predisporre un piano di rimozione dei manifesti che invadono gli spazi non autorizzati; far rispettare il Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni; dotarsi di un Piano di affissione generale al fine di procedere al riordino degli impianti pubblicitari e di disciplinarne i criteri e le modalità per l’installazione di nuovi impianti, al fine di contemperare la domanda del mercato con le esigenze di salvaguardia del decoro e della qualità estetica e funzionale dell’ambiente urbano. Con particolare riferimento ai manifesti funebri, al fine di dare maggiore decoro – aggiunge la consigliera Lucia Sansone – si propone di provvedere al posizionamento di apposite bacheche (destinate a loro esclusivo utilizzo) da installare dinnanzi alle chiese e nei punti nevralgici della città”. Alla presidente del Consiglio è stato chiesto di inserire la mozione all'ordine del giorno della prossima seduta.