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"Porteremo le vostre idee in Parlamento"
di Andrea Rifatto | 13/10/2013 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 13/10/2013 | POLITICA
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Da sinistra: Iannuzzi, D'Uva, Zafarana e Villarosa
Uno dei difetti dell’attuale legge elettorale italiana, il cosiddetto “porcellum”, è che i cittadini non possono esprimere una preferenza per scegliere i parlamentari che andranno ad occupare gli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama; il cittadino può solo barrare il simbolo del partito o della coalizione che ritiene possa rappresentarlo al meglio in Parlamento. E molto spesso non si conoscono neppure i nomi degli eletti nel proprio territorio di riferimento. Ipotesi molto probabile soprattutto nel caso di nuove formazioni che si affacciano per la prima volta sulla scena politica italiana, come il Movimento Cinque Stelle. Per ovviare a questa situazione i parlamentari del movimento da alcuni mesi incontrano i cittadini su tutto il territorio nazionale per farsi conoscere, per spiegare la loro attività politica e ascoltare le richieste che vengono dal basso, dai semplici cittadini, per portare poi le istanze nelle aule parlamentari.
Sabato scorso a Santa Teresa, in un Palazzo della Cultura gremito, è giunta una delegazione di parlamentari nazionali e regionali, composta dai deputati Alessio Villarosa, capogruppo M5S alla Camera, e Francesco D’Uva, entrambi eletti nella circoscrizione Sicilia 2; Cristian Iannuzzi, deputato eletto nella circoscrizione Lazio 2 e Valentina Zafarana, deputata regionale eletta nel collegio di Messina. L’incontro, organizzato dal meet-up di Taormina in collaborazione con gli attivisti e sostenitori del M5S della fascia jonica messinese, è stata un’occasione per spiegare agli elettori come funziona l’attività parlamentare e come i parlamentari cinque stelle stanno operando portando avanti le loro idee e le loro proposte.
Alessio Villarosa ha spiegato che il Movimento Cinque Stelle, in base alla percentuale di voti ottenuti, può presentare nell’arco dell’intera legislatura al massimo 20-25 proposte di legge: ne sono state depositate già 70 su cui i parlamentari lavoreranno per decidere quali sono prioritarie e meritevoli di discussione. “La prossima proposta – ha annunciato Villarosa – riguarderà la cancellazione della liberalizzazione dell’apertura domenicale degli esercizi commerciali”. La critica maggiore che il movimento muove nei confronti delle istituzioni politiche è l’utilizzo del decreto legge in sostituzione della legge di provenienza parlamentare: in questi primi mesi di legislatura sono stati approvati 15 D.L. contro solo 3 leggi. “Vogliamo che i cittadini sappiano cosa avviene nelle segrete stanze del Parlamento – hanno sottolineato i deputati – cosicché tutti vengano a conoscenza che alcuni partiti politici lavorano per garantire gli interessi delle lobby e non per il bene comune. Serve maggiore trasparenza nelle sedute delle Commissioni, dove vengono discussi importanti provvedimenti che poi arrivano in aula per l’approvazione”.
Francesco D’Uva si è soffermato invece sui tagli operati alla pubblica istruzione negli ultimi anni, circa 5 miliardi di euro, mentre il decreto Istruzione approvato poche settimane fa destina solo 400 milioni di euro al settore, somma insufficiente per garantire il miglioramento dell’istruzione pubblica e del settore cultura.
“Il nostro obiettivo è portare le idee dei cittadini all’interno della politica – ha sottolineato il deputato Cristian Iannuzzi – tramite tavoli di lavoro pubblici dove chiunque può portare le proprie conoscenze e idee per far nascere proposte di legge che rispecchino le richieste dei cittadini”.
La situazione a livello regionale è stata invece esposta da Valentina Zafarana: “Dopo un anno dall’insediamento del nuovo governo, il parlamento siciliano ha esitato solo 3 leggi, di cui due sono proposte del Movimento Cinque Stelle. Si va avanti solo con delibere di Giunta – ha spiegato la Zafarana – esautorando l’organo legislativo dalle sue funzioni”. Tra le iniziative intraprese dal movimento è stata ricordata la restituzione di 1 mln di euro provenienti dal taglio degli stipendi dei parlamentari regionali, somma a cui il governo Crocetta ha aggiunto ulteriori 1,5 mln di euro per istituire il microcredito destinato alle famiglia in situazioni di disagio.
Costi della politica, fisco, rifiuti, immigrazione e moneta i temi toccati dai parlamentari in risposta alle domande che alcuni dei presenti hanno posto: la richiesta di un maggiore contatto con i cittadini, non solo sul web, è quello che principalmente viene chiesto al movimento. Nei prossimi mesi verrà attivata una piattaforma online dove si potrà interagire con i parlamentari scambiando idee e proposte per il Paese, per far sì che la voce dei cittadini arrivi in Parlamento. Non è mancato un accenno alla questione immigrazione, dopo i fatti degli ultimi giorni e lo scontro tra il movimento e i “guru” Cinque Stelle: “I gruppi parlamentari sono favorevoli alla cancellazione del reato di immigrazione clandestina – ha spiegato Cristian Iannuzzi - Beppe Grillo ha esasperato la questione temendo che gli italiani pensino che si verificheranno arrivi di massa di stranieri irregolari”. Dal pubblico anche qualche critica per non aver voluto far partire, dopo le elezioni, un governo del cambiamento che potesse dare nuove speranze all’Italia, costretta invece nelle morse delle larghe intese che poco o nulla producono per i cittadini.
Un’occasione comunque utile che ha permesso ai cittadini-elettori di vedere in faccia i propri rappresentanti in Parlamento e di ascoltarli per capire cosa hanno in mente per il Paese.