Venerdì 25 Aprile 2025
Spiegato in Consiglio il gesto che nella scorsa seduta ha fatto saltare l'approvazione


Alì Terme, i tre dissidenti di maggioranza: "Ecco perché ci siamo astenuti sul bilancio"

di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA

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L'intervento della capogruppo Bonfiglio in aula

Nessun complotto ma un gesto di protesta. Così i tre consiglieri di maggioranza “dissidenti” di Ali Terme, Liliana Bonfiglio, Christian Mazzucco e Giuseppe Miracolo, hanno spiegato ieri sera in aula la decisione di astenersi nella seduta del 16 aprile sul Documento unico di programmazione, facendo saltare l’approvazione e la successiva discussione del bilancio di previsione. “Non è avvenuto nessun complotto tendente a compiere un atto di tradimento nei confronti del sindaco o nei confronti della cittadinanza o peggio ancora per mettere in difficoltà l’ente comunale - ha detto la capogruppo Bonfiglio nella dichiarazione di voto favorevole di ieri - essendo già consapevoli che l’eventuale bocciatura del bilancio non avrebbe condotto al commissariamento in quella seduta. I tre consiglieri si sono astenuti per motivazioni diverse, già note all’intero gruppo di maggioranza e da sempre comunicate al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, consapevoli del fatto che il proprio voto sarebbe stata l'unica astensione della seduta consiliare. Quanto accaduto durante il Consiglio del 16 aprile è sicuramene la conseguenza di uno stato di insofferenza e di malessere politico, manifestato al sindaco, alla Giunta e alla quasi totalità dei consiglieri di maggioranza - ha proseguito la consigliera - purtroppo lo scollamento tra Giunta e Consiglio determinatosi nella maggioranza ci ha indotti ad una decisione di protesta, vedendo un’Amministrazione sorda rispetto alle istanze che quotidianamente provengono dai cittadini e di cui i consiglieri comunali sono i portavoce. Consiglieri che sono una risorsa indispensabile per la collettività, laddove siano resi partecipi dell’azione amministrativa e non solo durante il periodo di campagna elettorale. Se non fosse ancora chiaro a qualcuno, non siamo stati eletti per alzare la mano in Consiglio ma per essere al servizio della cittadinanza - ha rimarcato - e oggi da persone responsabili abbiamo il dovere di adottare lo strumento finanziario, che certamente non ci soddisfa in quanto è frutto di un lavoro autonomo della giunta, di condivisione politica e di programmazione, necessario per garantire l’erogazione dei servizi essenziali forniti dall’ente comunale. È un gesto tecnico e non politico - ha concluso Liliana Bonfiglio - noi però rispettiamo il mandato che ci hanno affidato gli elettori e auspichiamo di trovare una soluzione all’interno della compagine che ha vinto le elezioni. In nome di quel senso di responsabilità che sentiamo nei confronti dei cittadini, esprimiamo voto favorevole alle proposte e ci riserviamo di presentare proposte ed emendamenti nella prossima seduta”.

In apertura dei lavori Bonfiglio era intervenuta spiegando di vivere un momento poco bello dal punto di vista umano e personale: “Ci sono rimasta tanto male dal punto di vista umano, do più importanza a questo aspetto più che a quello politico-amministrativo - ha spiegato all’aula e alla cittadinanza - già in campagna elettorale ho espresso la volontà di essere parte attiva dall’Amministrazione comunale e non un semplice numero per garantire il quorum durante le sedute consiliari. Nonostante il ruolo di semplice consigliere, veste che io stessa ho chiesto di voler ricoprire rinunciando alle varie cariche politiche che mi sono state offerte dal sindaco Micalizzi, in virtù di quel senso di responsabilità che mi appartiene e perchè per ricoprire certi ruoli bisogna essere presenti sul territorio. Sin dal giugno 2023, subito dopo la proclamazione, mi sono messa a completa disposizione del sindaco e della Giunta per lavorare nell’esclusivo interesse della cittadinanza. Ho sempre scelto di assentarmi periodicamente dal lavoro, anche per pochi giorni al mese, per fare ritorno al mio amato paese e garantire la presenza in Comune, offrendo il mio supporto ogni qualvolta mi venisse chiesto. Con il passare del tempo, però, sono stata sempre meno coinvolta nelle scelte portate avanti dall’Amministrazione comunale - ha fatto presente - apprendendo le notizie direttamente dai cittadini o solo dopo la pubblicazione degli atti. Ho spesso lamentato per tali ragione il mio malessere generale e mi veniva detto che pagavo le conseguenze della mia lontananza, ma quando mi è stato proposto l’ingresso in lista si sapeva già che lavoravo fuori regione. Ho sempre partecipato ad ogni seduta del Consiglio comunale con senso di responsabilità e rispetto verso la cittadinanza, anche alle commissioni consiliari, e ho rinunciato al rimborso delle spese di viaggio. In questi giorni ho preferito tacere piuttosto che scrivere sui social o peggio ancora rilasciare attacchi a mezzo stampa. Bisogna avere rispetto delle decisioni altrui, comprenderle e accettarle, sono stata oggetto di attacchi mediatici ma alla politica dell’insulto ho preferito il silenzio”.

Il vicepresidente Mazzucco ha chiesto agli Uffici di pagare con le somme della propria indennità le spese del commissario ad acta inviato dalla Regione per il bilancio di previsione 2025-2027, pari a circa 1.000 euro, che alla luce del voto favorevole di ieri sera ha concluso la sua attività nel municipio aliese. Parallelamente ha ribadito il contenuto della dichiarazione di voto letta dalla capogruppo Bonfiglio. Il consigliere Francesco Muzio ha invece fatto presenti ai colleghi come la scorsa seduta consiliare non sia stata la sede idonea per manifestare il malessere all’interno della maggioranza: “Era il Consiglio comunale più importante di tutto l’anno - ha commentato -  e il documento che oggi votate è uguale a quello della seduta scorsa. È mancato il confronto attivo e diretto, mi scuso io per voi con la cittadinanza”.


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