Giovedì 26 Dicembre 2024
Revocata la nomina del commissario per assenza di responsabilità del sindaco


Alì Terme, la Regione diffida il Consiglio ad approvare il Piano regolatore

di Andrea Rifatto | 18/02/2017 | POLITICA

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Il presidente del Consiglio Lorenzo Grasso

L’assessorato regionale Territorio e Ambiente ha diffidato il Consiglio comunale di Alì Terme ad approvare il Piano regolatore generale. Il provvedimento fa seguito alla nomina di un commissario ad acta che si sarebbe dovuto insediare nella cittadina termale per provvedere, in sostituzione del sindaco, alla definizione di tutti gli adempimenti necessari alla revisione e alla trasmissione degli atti al Consiglio per l’adozione del Prg. L’assessore regionale Maurizio Croce, infatti, aveva firmato il relativo decreto il 25 gennaio, nominando l’architetto Roberto Brocato affinchè intervenisse in via sostitutiva in quanto il 4 ottobre scorso la Regione, con una nota rimasta inevasa, rilevando come il Comune avesse ottenuto dal Genio civile il parere ai sensi dell’articolo 13 della L.r. 64/1974, aveva diffidato il sindaco Giuseppe Marino ad adottare i successivi provvedimenti di propria competenza, utili alla chiusura delle procedure di revisione del Prg e del Regolamento edilizio. In assenza di una nota di riscontro da parte del primo cittadino, seppur diffidato, e in assenza di validi elementi che avrebbero condotto al differimento dei termini dell’intervento, non essendo venuti meno i motivi che hanno portato alla diffida, la Regione aveva quindi nominato il commissario.

Il 30 gennaio l’Amministrazione ha però scritto all’assessorato rilevando come nessuna inadempienza potesse essere ascritta al sindaco Marino in quanto, per come comunicato con nota del 21 ottobre scorso (non rinvenuta agli atti della pratica), la proposta di adozione dello strumento urbanistico formulata dall’Ufficio tecnico è stata trasmessa al presidente del Consiglio Lorenzo Grasso già il 20 ottobre e da questi alla commissione consiliare competente, che si deve esprimere prima della convocazione del Consiglio per l’adozione. La Regione ha quindi riconosciuto come non esistano al momento elementi tali che possano far presupporre l’esistenza di un attuale e concreto stato di inadempienza da parte dell’Amministrazione, in quanto la proposta è all’esame del Consiglio, organo al momento inadempiente. Venuti meno i presupposti per la nomina del commissario, il decreto è stato revocato e contestualmente è stato diffidato il Consiglio, che ha in carico la procedura dall’ottobre dello scorso anno. Spetterà adesso al presidente Grasso velocizzare la discussione e l’approvazione in auladello strumento di pianificazione urbanistica di Alì Terme.

Più informazioni: prg alì terme  


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