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Antillo, primi movimenti per le elezioni: gli attuali scenari in maggioranza e opposizione
di Filippo Brianni | 01/11/2020 | POLITICA
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Salvatore Smiroldo e Simone Bongiorno: saranno loro a sfidarsi?
Tra la nebbia sugli irti colli antillesi iniziano ad intravedersi i possibili candidati che sotto il maestrale della prossima primavera si contenderanno l’Amministrazione del paese, dove si andrà al voto per l’elezione di sindaco e consiglieri comunali alla scadenza della legislatura. Più nitido l’orizzonte sul fronte maggioranza, dove il condottiero dovrebbe essere Simone Bongiorno, attuale vicesindaco. Più offuscate le cose in opposizione, dove si attende che il ribollir dei tini dei prossimi giorni faccia maturare la “nomination” di Salvatore Smiroldo. La maggioranza: il maestro di musica… in cattedra La minoranza va… dall’avvocato? Le larghe intese non decollano
Partiamo quindi dalla maggioranza. È certo che dovrà cambiare capitano, perché il sindaco Davide Paratore è ormai all’ultimo miglio dei due giri di legislatura concessi dalla legge. Potrebbe accomodarsi in tribuna, ma c’è anche la possibilità che si ritagli un posto di prestigio in “panchina”, magari in Consiglio comunale, in modo da garantire consenso e continuità programmatica. A guidare l’orchestra sarà quasi certamente chiamato il maestro di musica ed imprenditore Simone Bongiorno, 34 anni, perno centrale della giunta, tanto che Paratore non l’ha mai cambiato malgrado il robusto “turnover” operato in questo decennio. La soluzione Bongiorno piace al gruppo, che ritiene di aver operato in armonia ottenendo risultati e valuta una riconferma abbastanza massiccia degli uscenti. Da definire i ruoli, anche per via delle esigenze lavorative, ma in lista dovrebbero nuovamente esserci il presidente del Consiglio Marco Paratore, l’assessore Daniele Lo Giudice e le dinamiche quota rosa della giunta, Simona Lo Schiavo e Noemi Palella. Si attende di capire anche se arriverà qualche transfugo dall’opposizione, a cominciare dall’ormai ex capogruppo Romualdo Lo Conti.
Lo Conti infatti ha sbattuto la porta della minoranza per darsi indipendente appena ha intuito che il gruppo non ha certezze sul candidato sindaco tranne una: non sarà lui. Non è da escludere, a questo punto, che torni dal gruppo Paratore da cui proveniva. Il rapporto tra il condottiero di minoranza ed i suoi supporter è stato in questi anni come quello tra Sarri e i tifosi della Juve e l’epilogo, in fondo, non ha sorpreso nessuno. A Lo Conti non gli si è mai perdonato il passato “paratoriano” e soprattutto non gli si riconosce un ruolo di leader per il futuro del gruppo. Alternative? Non appare in alcun modo percorribile il recupero dell’ex sindaco Antonio Di Ciuccio, ma tornare allo spirito che caratterizzò la sua amministrazione sembra un’esigenza forte in minoranza. Perciò si è già dato una sorta di incarico esplorativo all’avvocato Salvatore Smiroldo, 38 anni, un passato remoto da assessore con Di Ciuccio e un passato recente da candidato ed eletto in minoranza, prima di dimettersi. Ancora qualche settimana e poi Smiroldo deciderà se mettersi al timone o imbracciare comunque un remo ed essere della partita.
C’è anche chi ci ha tentato in questa estate, ma la strada per le larghe intese si è rivelata… strettissima. Da una parte il sindaco Davide Paratore ha fatto intendere che la porta è aperta a tutti ma le casseforti no: vuole continuare a scegliere con il suo gruppo storico uomini, strategie e caselle. Dall’altra, la minoranza si sente alternativa al metodo Paratore e tra il rischio di perdere le elezioni e la certezza di perdere la faccia preferisce la prima opzione, anche perché cinque anni fa si risolse in zona Cesarini e non è detto che, senza Paratore candidato sindaco, non possa riuscire il colpaccio.