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Approvate le direttive del Prg di S. Teresa. Siparietto in Consiglio col capogruppo Triolo
di Andrea Rifatto | 04/03/2017 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 04/03/2017 | POLITICA
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Divergenza di vedute tra Triolo e Lo Giudice
Via libera dal Consiglio comunale di S. Teresa di Riva alle nuove direttive del Piano regolatore generale. Il documento è stato esitato favorevolmente dall’aula ieri sera al termine di una doppia seduta caratterizzata da un siparietto che ha visto protagonista il capogruppo di maggioranza Sandro Triolo, che in prima convocazione ha abbandonato l’aula facendo venire meno il numero legale, salvo poi rientrare un’ora dopo ma astenendosi nella votazione. Al centro degli attriti con l’Amministrazione, rappresentata dal vicesindaco Danilo Lo Giudice, tre emendamenti che Triolo ha chiesto venissero inseriti nelle direttive dello strumento urbanistico, per migliorarlo ulteriormente, riguardanti la previsione di una viabilità alternativa nella frazione Misserio, da utilizzare anche come via di fuga, un bonus di volumetria per le residenze che cambiano destinazione in turistico-ricettive e un bonus di volumetria per le zone agricole al fine di evitare l'ulteriore abbandono delle campagne. Emendamenti che sono stati però ritenuti dal vicesindaco irricevibili in quanto non formulati nel modo corretto, con l’esatta dicitura da inserire nelle direttive, e non corredati dal parere tecnico. La soluzione proposta da Lo Giudice è stata quella di allegare gli emendamenti al documento in modo tale da consentire ai progettisti del Prg di prendere eventualmente in considerazione quanto prospettato da Triolo, che però non ha gradito il rifiuto e ha abbandonato stizzito il Consiglio, costringendo il presidente Santino Veri a rinviare in quanto erano presenti solo sei consiglieri di maggioranza sui quindici totali. Il vicesindaco si è quindi premurato di far giungere in aula l’esponente di minoranza Sergio Casablanca per “salvare” la seduta e consentire di poter riaprire i lavori e alla fine la delibera è stata approvata con sette voti favorevoli (Vincenzo Nicita, Giusy Frulli, Carmelo Ariosto, Massimo Cicala, Carlo Naccari, Danilo Lo Giudice e Santino Veri) e due astenuti (Triolo e Casablanca). Come spiegato dalla segretaria comunale, gli emendamenti agli strumenti urbanistici vanno presentati entro quattro giorni dalla seduta e “sarebbe stato opportuno – ha aggiunto il vicesindaco Lo Giudice rivolgendosi a Triolo – visto che lei è capogruppo di maggioranza, confrontarsi con l’Amministrazione prima di portare delle proposte in Consiglio”. “Chiederò insieme ad altri due consiglieri un Consiglio straordinario e urgente per uniformare le direttive alle mie ‘pretestuose’ richieste" – ha fatto sapere il capogruppo a fine seduta. Assenti gli altri consiglieri di opposizione, che da tempo hanno evidentemente deciso di non partecipare più ai lavori del Consiglio assentandosi anche alle sedute dove si trattano argomenti come il Prg. Lo Giudice, prima del voto, ha illustrato brevemente le nuove direttive, che costituiscono un atto di indirizzo che deve essere notificato ai tecnici incaricati della stesura del Piano regolatore generale e del Piano strategico comunale, redatte integrando quanto già approvato nel dicembre 2012, “aggiornate – si legge nell’introduzione – tenendo conto dei suggerimenti del tavolo concertativo e dei tecnici incaricati appositamente insediatesi il 24 febbraio e dalle risultanze del pubblico confronto in occasione del convegno 'Il Piano Regolatore Generale che vorrei…' del 26 febbraio”, dove però non sono emerse richieste da parte della cittadinanza. Confermata la volontà di dare spazio alla realizzazione concertata attraverso bonus volumetrici e/o economici (compensazione opere di urbanizzazione, gestione e messa a reddito dei manufatti) mediante l’introduzione del cosiddetto “contributo di vivibilità” finalizzato a sostenere gli oneri per la realizzazione delle rete fognaria e raccolta acque bianche. Previste opere strategiche di quartiere, di municipalità ma anche di area vasta, “discendenti alla baricentricità di S. Teresa rispetto alla complessiva Valle d'Agrò oppure funzionali al progetto urbano 'Costa del Sole' quale unica municipalità derivante dalla fusione dei comuni di S. Teresa con Sant'Alessio e Furci”. Per la rete viaria punti cardine sono lo svincolo autostradale, la Panoramica e il collegamento mare-monte tra le cooperative “Moira-Masserenti" e la via Sparagonà. A ciò si aggiunge il porticciolo turistico, quale “innovazione non solo per S. Teresa ma per tutto il comprensorio jonico”. Le direttive contemplano anche lo sviluppo di aree per strutture turistico-ricettive e artigianali-commerciali e la costruzioni di poli sportivi e scolastici, mentre riguardo all’edilizia privata è stato previsto di redigere un piano di recupero delle unità abitative pericolanti o abbandonate nella frazione Misserio, per avviare la strategia dell'albergo diffuso o per ricavare unità abitative a canone sociale.