Mercoledì 24 Aprile 2024
Chieste risposte sul servizio. Il documento firmato solo da due consiglieri


Bagnini S. Teresa, la minoranza interroga il sindaco ma si divide

di Andrea Rifatto | 07/08/2018 | POLITICA

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Una delle postazioni di salvataggio

Il servizio di salvataggio in mare attivo a S. Teresa di Riva è finito al centro delle attenzioni della minoranza consiliare di S. Teresa, che questa mattina ha presentato un’interrogazione al sindaco Danilo Lo Giudice chiedendo numerose risposte. Sulla vicenda il gruppo "Insieme per cambiare" si è diviso: il documento è stato infatti firmato solo dal capogruppo Antonio Scarcella e del consigliere Giuseppe Migliastro, mentre gli altri due componenti, Carmelo Casablanca e Lucia Sansone, hanno deciso di non sottoscriverlo: Casablanca ha spiegato come a suo avviso "non fosse necessario interrogare l'Amministrazione su questa materia", mentre secondo Sansone "c'erano da fare ulteriori approfondimenti soprattutto a seguito del controllo della Capitaneria, fermo restando che si può parlare di servizio perfetto quando tutto è in regola sin dall'inizio". Per il capogruppo Scarcella si tratta di "normale dialettica interna". Ad aver inciso su questa decisione potrebbero essere stati anche i rapporti personali, prima che politici, tra qualche componente dell'opposizione e la vicepresidente del Consiglio comunale Cristina Pacher, moglie del responsabile del servizio di salvataggio, che avrebbero portato ad anteporre l'amicizia all'azione politica.

Nell'interrogazione Scarcella e Migliastro ricordano come il Piano di utilizzo del Demanio marittimo preveda quattro tratti di spiaggia libera ricadenti nel territorio comunale nei quali istituire il servizio di vigilanza e salvataggio e che con delibera dell’11 maggio la Giunta ha assegnato le somme e demandato al  direttore dell’Area competente l'adozione degli atti gestionali conseguenti, compresa la procedura selettiva di scelta del contraente. “Con determina dirigenziale del 18 maggio è stata indetta una procedura aperta per affidare in concessione il servizio di vigilanza e salvataggio per le spiagge libere – scrivono i due consiglieri – e con successiva determina dirigenziale è stato aggiudicato, con un ribasso a base di gara  di ben’ 139,20 euro, il servizio di vigilanza e salvataggio per le spiagge libere all’Associazione Corpo Volontari di Soccorso in Mare – Regione Sicilia, con sede regionale in Taormina, via Bongiovanni 4, per altro unica ditta che ha partecipato alla procedura di gara; dalla determinazione del 20 luglio si evince che  il servizio ha  avuto inizio il 30 giugno 2018 e che si è già provveduto al versamento del 50% del compenso. Da notizie di stampa – proseguono Scarcella e Migliastro – sarebbe emerso che la Capitaneria di Porto di Messina ha effettuato dei controlli sullo svolgimento del servizio di che trattasi”.

I due interrogano quindi il sindaco per sapere “se l’aggiudicatario del servizio abbia trasmesso prima dell’effettivo inizio del servizio stesso l’elenco del personale del quale si sarebbe avvalso per l’espletamento di quanto previsto dal disciplinare di gara; se l’aggiudicatario del servizio, congiuntamente al detto elenco, ha consegnato copia dei brevetti dei singoli bagnini e, in caso affermativo se ne richiede copia; se è stato verificato, alla data di inizio del servizio (30 giugno 2018), il possesso da parte del personale dell’apposito brevetto; i nominativi e le qualifiche del personale che ha espletato ed espleta il servizio, nonché le loro matricole Inps e il tipo di contratto collettivo di lavoro sottoscritto dagli stessi; se sono state rispettate le normative in materia di previdenza sociale e sicurezza sul lavoro; i criteri utilizzati dal concessionario per l’individuazione del personale da utilizzare per l’espletamento del servizio; se è stato comunicato il nominativo del responsabile del servizio, e in caso affermativo si chiede di conoscerne le sue generalità; il numero effettivo di unità di personale utilizzati dal concessionario per singolo turno; se il personale in servizio è in possesso del brevetto di trasporto infermi in acqua ed assistenza in acqua ai portatori di handicap; se il concessionario ha trasmesso alla stazione appaltante l'elenco dei bagnini in possesso del sopradetto brevetto per il trasporto infermi in acqua ed assistenza in acqua ai portatori di handicap  e, in caso affermativo, se ne richiede copia; se all'atto della stipula della convenzione è stata fornita idonea cauzione a garanzia della corretta esecuzione del contratto e del rispetto delle obbligazioni assunte e in caso affermativo si richiede il rilascio di una copia della stessa; la data della scrittura privata stipulata, nonché gli estremi di registrazione nel registro delle scritture private tenuto dal Comune di S. Teresa; se alla data di inizio del servizio l'Amministrazione comunale ha provveduto a verificare se ogni postazione avesse in dotazione la strumentazione necessaria per svolgere il servizio come previsto dal bando e in caso affermativo si richiede copia del verbale di sopralluogo; se come previsto dall'articolo 7 dello schema di convenzione l'aggiudicatario ha fornito l'assicurazione obbligatoria prevista dalla normativa vigente, nonché idonea polizza assicurativa che comprenda anche gli addetti all'imbarcazione ed eventuale altro personale; in caso affermativo si chiede copia della documentazione in questione; se, prima dell’aggiudicazione definitiva, si è provveduto a verificare la regolarità contributiva e fiscale dell’aggiudicatario, e, in caso affermativo, si richiede copia della documentazione attestante tali regolarità; se si è provveduto a verificare l’inesistenza di contenziosi tra l’aggiudicatario ed altre pubbliche amministrazioni; se, in sede di gara, risulta prodotta, dall’aggiudicatario,  la certificazione di regolare esecuzione di servizi analoghi e, in caso affermativo, se ne richiede copia”. All’interrogazione è richiesta risposta scritta.


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