Bartolotta tuona contro Lo Giudice: "Il Palazzo non è cosa vostra, pronti alle barricate"
di Andrea Rifatto | 14/06/2022 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 14/06/2022 | POLITICA
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Nino Bartolotta torna nel Palazzo dopo 19 anni
“Farò il capo dell’opposizione, perchè me l’hanno chiesto in tanti, me l’ha chiesto la mia squadra e credo che questo paese abbia bisogno anche di una opposizione seria, competente, forte, capace di incidere e stimolare l’Amministrazione comunale e magari incontrarsi su qualche tema importante che riguarda la nostra comunità”. Nino Bartolotta, uscito sconfitto dalla corsa a sindaco di Santa Teresa di Riva, conferma che guiderà il gruppo consiliare di minoranza che si costituirà nelle prossime settimane, formato da lui quale candidato perdente, al quale la legge elettorale assegna un posto in Consiglio, e dai primi tre della lista a lui collegata, Cristina Pacher, Santino Veri e Martina Lombardo. Lo ha annunciato questa sera con una diretta Facebook, mostrandosi deluso dalla sconfitta ma anche determinato a iniziare un percorso nuovo e rientrare nella politica santateresina a 19 anni di distanza, quando chiuse la sua esperienza da sindaco. “Non ero tanto convinto di fare il leader di opposizione ma mi hanno convinto, così come non ero convinto di candidarmi - ha spiegato - la nostra non sarà un'opposizione precostituita, ma opposizione sarà - ha detto rivolgendosi alla maggioranza di governo - non ci sarà il tappeto rosso, aspettatavi da noi la capacità di proporre le cose possibili che abbiamo consegnato in campagna elettorale, se su quelle cose possibili ci incontreremo ci sarà anche il nostro assenso rispetto alle cose che l’Amministrazione comunale porterà avanti, se pensate invece di arrampicarvi sugli specchi in Consiglio comunale, allora avete sbagliato luogo. Quello sarà il luogo istituzionale all’interno del quale ci confronteremo con le nostre idee e il nostro programma. Se vorrete portare avanti idee e progetti che servono alla crescita della nostra comunità noi ci saremo - ha evidenziato Bartolotta - ma se pensate che dobbiamo stare in Consiglio per pettinare le bamboline, come diceva qualche politico di alto rango, non ci staremo, anzi saremo lì per contrastare tutto quello che non condivideremo”. “Non azzardatevi a portare avanti quell’idea di Comune come se fosse cosa vostra - ha tuonato contro l’Amministrazione appena rieletta - noi ve lo impediremo a costo di alzare anche le barricate. Siamo qui per collaborare e dare il nostro contributo, ma scordatevi tutte quelle porcherie vere che noi abbiamo raccontato in campagna elettorale, da oggi in poi non si possono fare più. Pensate a fare cose belle che il paese merita, portate avanti il vostro programma all’interno del quale ci sono anche cose interessanti e se realizzate noi ci saremo”. Sono un combattente e come tale sarò in Consiglio comunale - ha proseguito l'ex sindaco - raccontando la storia che andrò a vivere dentro il Palazzo e tutto quello che in questi anni non è stato raccontato. Una delle cose belle della democrazia non è vincere con il 100% dei consensi come ha detto il sindaco in piazza Municipio: non l’avrà mai, neanche la la dittatura l’aveva, saremmo finiti se lui avesse il 100% dei consensi. La democrazia è bella quando c’è anche un’altra voce, che racconta un’altra verità, quando parla un regime hanno sempre ragione loro, quando c’è un regime finisce male per tutti. Noi vogliamo rappresentare un baluardo di democrazia e dignità in questo paese per tutti coloro che non credono in questa amministrazione comunale. Saremo i guardiani del Palazzo". In apertura un commento sul risultato elettorale: “Abbiamo avuto un consenso minimo ma sempre un gran bel consenso, un risultato non è quello che ci auspicavamo ma sappiamo interpretare il ruolo che la comunità ci ha consegnato. Il nostro programma, evidentemente, è passato inosservato se il consenso è stato così striminzito. Apprezzo con tutto il cuore gli elettori, i ragazzi che hanno creduto in questo progetto e si sono scommessi, i sostenitori, lo dico con la responsabilità di una persona che ha fatto tante campagne elettorali, oggi un’altra molto difficile, il risultato elettorale è frutto di un momento storico che stiamo vivendo, analizzeremo i motivi di un consenso plebiscitario verso il sindaco e povero nei nostri confronti. Auguri di buon lavoro a chi ha vinto, questa città ha bisogno di persone che sappiano pensare ad essa”.