“Cambiare ma senza rottamare”: a Savoca analisi sul "nuovo" Pd con il senatore Berlinguer
16/04/2016 | POLITICA
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“Cambiare il partito senza rottamare”. È il messaggio che i numerosi giovani del Partito democratico siciliano hanno richiamato più volte nell’incontro “Forma di partito e questione morale” tenutosi presso il Centro filarmonico di Savoca ed organizzato dal movimento “Laboratorio Democratico Sicilia” e dal Pd Jonio-Alcantara. L’incontro ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico composto in prevalenza da giovani Dem e amministratori locali. In qualità di relatori sono intervenuti il sindaco di Savoca ed ex assessore regionale alle Infrastrutture, Antonino Bartolotta, l’on. Francesco Barbalace, coordinatore Labdem Sicilia, l’on. Salvo Andò, presidente nazionale Labdem e il senatore Luigi Berlinguer. Numerosi gli interventi programmati dal pubblico, tra i quali quello del sindaco di Enna Maurizio Dipietro, dell’ex consigliere provinciale Pd Giuseppe Grioli, dell’ex assessore regionale al Territorio ed Ambiente Piergiorgio Giarratana, di Massimo Parisi, segretario provinciale Giovani democratici di Messina,Guglielmo Sidoti, responsabile organizzativo regionale Gd, Sergio Trimarchi, capogruppo di maggioranza al comune di Savoca e vicesegretario provinciale Gd, oltre a sindaci e amministratori locali del comprensorio. Il sindaco Antonino Bartolotta ha invitato i giovani ad essere parte attiva nel partito al fine di alimentare un dibattito che auspica ad andare oltre i confini “dell’età” per rottamare le idee e le spinte involutive interne al partito, prima ancora che per il semplice fatto anagrafico. “È indispensabile tornare alla buona politica e consentire agli amministratori e alla gente comune di poter avere uno scambio di opinioni stabilendo un rapporto più ravvicinato con il Partito democratico” – ha evidenziato. Il coordinatore regionale di Laboratorio democratico Francesco Barbalace, si è soffermato sulla necessità di un rilancio del Pd in Sicilia e di una maggiore attenzione del gruppo dirigente nazionale verso alcune patologie che ormai condizionano il funzionamento del partito, sottolineando come alcuni provvidenziali commissariamenti stanno dando buoni risultati perché comincia a cambiare la qualità della vita del partito nei territori.Massimo Parisi, segretario provinciale Gd, ha posto invece l’attenzione sul rapporto diretto tra chi milita e chi rappresenta un partito nelle Istituzioni, al fine di accrescere la voglia di partecipare e di cambiamento che si avverte nel Paese. Per Guglielmo Sidoti, responsabile organizzativo regionale dei Giovani dem, la questione morale presente fuori e dentro il Pd può essere superata solo valorizzando l’impegno dei tanti amministratori locali che si spendono oggigiorno per le loro comunità e realtà locali. “Non esiste una soluzione semplice e immediata alla questione morale – ha sottolineato Sergio Trimarchi – capogruppo di maggioranza consiliare nel borgo savonese – è necessaria un’assunzione di coscienza da parte della classe politica che deve diventare guida umile tanto dei partiti di riferimento tanto del nostro Paese”. Il senatore Luigi Berlinguer ha rimarcato come la politica oggi sia in crisi anche per la scarsa capacità di ascolto dei gruppi dirigenti dei partiti: "Essi, spesso, non sanno né ascoltare né leggere adeguatamente il senso di sfiducia che si diffonde tra gli elettori pur in presenza di un processo riformatore di alto profilo che si realizzando”. Situazione di sfiducia che è particolarmente visibile in Sicilia a causa dei troppi appuntamenti perduti e di un Pd che stenta ad assumere un ruolo guida. "È un fatto di straordinaria importanza che si rinnovi la classe dirigente di un partito, ma rinnovamento non deve essere soltanto un fatto anagrafico, ma soprattutto culturale, perché vi sono ancora forze vitali che possono dare contributi importanti a prescindere dal fatto anagrafico. Occorre ripoliticizzare il paese - ha aggiunto il senatore Dem - a fronte dell'emergere di tanta aggressività populista. Il risveglio del Partito democratico va garantito soprattutto nei territori e in forme tali da prevenire i fatti di malcostume perché non sia solo la magistratura ad occuparsi dei reati e garantire il rinnovamento politico, ma devono essere le dirigenze politiche a prevenire il malcostume e i fatti corruttivi della politica stessa”. Salvo Andò, in chiusura dei lavori, ha sottolineato come il successo dell’incontro dimostri che anche in Sicilia Laboratorio Democratico riesce a coprire il grande vuoto che c'è sul piano dell'iniziativa politica e della discussione pubblica. “È opportuno essere presenti nel territorio al fine di poter rendere più efficace l'iniziativa politica del Pd e del centro sinistra e il seminario ha permesso di avere maggiore consapevolezza di come il desiderio di partecipazione, di confronto, di dialettica accesa intesa come lavoro per la migliore individuazione delle soluzioni più idonee tanto al Paese quanto alle realtà locali, sia ancora fortemente presente nel Partito Democratico e di come la crisi della politica possa essere superata valorizzando al massimo le risorse umane presenti nei corpi intermedi e locali di partito”.