Cambio di casacca all’Ars, Danilo Lo Giudice lascia l’Udc e torna al Gruppo Misto
di Andrea Rifatto | 16/11/2020 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 16/11/2020 | POLITICA
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Danilo Lo Giudice è deputato dal 2018
Nuovo cambio di casacca all’Assemblea regionale siciliana per il deputato regionale Danilo Lo Giudice. L’esponente di Sicilia Vera, eletto grazie ai 4.291 voti incassati alle Regionali del 2017 nella lista Udc-Sicilia Vera-Rete Democratica a sostegno di Nello Musumeci e subentrato nell’ottobre del 2018 al sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha infatti deciso di lasciare il gruppo politico dell’Unione di Centro, a cui aveva aderito nel giugno del 2019, per fare rientro al Misto, dove si era accasato appena eletto. “Decisi di aderire all’Udc per rinnovare quel patto federativo fatto al tempo delle elezioni che non aveva dato al nostro movimento la giusta considerazione, pur avendo noi contribuito in modo determinante - ha spiegato Lo Giudice - l’impegno di un coinvolgimento serio, così come la volontà di darci la considerazione che meritavamo, dopo due anni non si sono manifestati e sinceramente non credo che ci siano possibilità future. Più volte, anche nei mesi scorsi, ho manifestato questo mio malessere, trovandomi spesso a dover prendere posizione in solitaria su tematiche molto importanti, percependo anche un certo imbarazzo. Nulla da dire rispetto ai colleghi, persone che stimo e che ringrazio comunque per il percorso fatto insieme, ma preferisco essere autonomo nell’azione quotidiana, portare avanti le battaglie che fin dal 2007 con Cateno De Luca, siamo riusciti a far approdare in Ars. Non abbiamo chiesto nulla, ma siamo convinti che Sicilia Vera rappresenta un valore aggiunto per capacità, esperienza e classe dirigente presente negli enti locali”. Il deputato 34enne, che è anche sindaco di Santa Teresa di Riva, definisce la sua “una scelta difficile perché certamente non garantisce un futuro certo per le prossime elezioni che si terranno tra due anni, ma preferisco in questo momento andare al Gruppo Misto e potermi così muovere liberamente all’interno dell’Ars avendo la possibilità di valutare ogni singolo provvedimento per ciò che merita, consapevole che questa scelta possa rappresentare anche un rischio nell’ottica del prossimo appuntamento elettorale del 2022. Vedremo nel proseguo se ci saranno le condizioni per un patto federativo con partiti nazionali che si ispirano alla valorizzazione delle autonomie e dei palazzi municipali - conclude il parlamentare regionale - altrimenti come fatto dal 2008 ad oggi continueremo a portare avanti i valori della nostra piccola ma grande Sicilia Vera, che da sempre rappresenta la scialuppa a cui siamo fortemente ancorati, nell’esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani”. L’adesione al Misto sarà ufficializzata domani all’Assemblea regionale siciliana. Il passaggio all’Udc nel 2019 era stato sancito anche a seguito dell’accordo siglato per le elezioni europee del 2019 con il deputato Vincenzo Figuccia, che ha appoggiato la candidatura di Dafne Musolino, sostenuta da De Luca e Lo Giudice, nella lista di Forza Italia. Lo stesso Figuccia ieri ha lasciato l'Unione di Centro per aderire alla Lega di Matteo Salvini, dopo aver fondato il movimento “Cambiamo la Sicilia”.