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Campo da calcio S. Teresa, l'Amministrazione tace e la minoranza interroga
di Andrea Rifatto | 01/10/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 01/10/2018 | POLITICA
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Il gruppo di minoranza consiliare
Mentre regna il silenzio da parte dell’Amministrazione comunale di S. Teresa sulla gara d’appalto per la riqualificazione dei campi da calcio e tennis, argomento che sembra tabù visto che anche nella stessa maggioranza di governo sono in pochi a saperne qualcosa, arriva l’interrogazione della minoranza consiliare, che al sindaco Danilo Lo Giudice e al dirigente dell’Ufficio tecnico Francesco Pagano chiede delucidazioni su un iter che si sta prolungando più del previsto per la realizzazione di un’opera pubblica molto attesa. Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia di come la vicenda sia finita sui tavoli dell’Autorità nazionale Anticorruzione (Anac), per via di un parere di precontenzioso chiesto dal Comune dopo la presentazione di un parere legale da parte della ditta Effe Costruzioni Srl di S. Teresa, esclusa dalla gara della Centrale unica di committenza del Distretto Taormina-Etna per l’assenza di un documento che la commissione ha ritenuto non potesse essere integrato neanche con il soccorso istruttorio. La Cuc Taormina-Etna ha infatti firmato la proposta di aggiudicazione dell’appalto alla Consital di Bologna, che ha partecipato alla gara insieme ad un’associazione temporanea di imprese tra la Cooperativa Sociale Archimede di Sant’Alessio e la società Off Side di Messina, anche se non si conoscono pubblicamente ancora i dettagli dell'aggiudicazione (ribasso, offerta tecnica, tempi di esecuzione) visto che la Centrale non ha pubblicato sul proprio sito internet alcun documento. Tutto l’incartamento, con la proposta di aggiudicazione, è stato quindi consegnato al Comune di S. Teresa, che ha deciso di attendere il responso dell’Anac prima di procedere ad aggiudicare i lavori. Tutti passaggi che il gruppo “Insieme per cambiare” spiega di aver appreso solo dal nostro articolo, ricordando come il 5 giugno e il 31 agosto abbia presentato “due interrogazioni circa l’adesione del Comune di S. Teresa alla Centrale unica di committenza del Distretto Taormina Etna chiedendo, fra l’altro, quali fossero i criteri utilizzati dall’Amministrazione e dai funzionari per stabilire a quale delle due centrali di committenza (l’altra è la Tirreno EcoSviluppo 2000) per demandare l’espletamento delle singole procedure di gara e che a tale domanda, relativa ai criteri utilizzati, ancora fino ad oggi non è stata data alcuna risposta e che, l’unica procedura di gara, per quanto a conoscenza del gruppo consiliare, conferita alla Centrale del Distretto Taormina-Etna riguardi la riqualificazione dei campi da calcio e tennis”. L’interrogazione. I consiglieri Antonio Scarcella, Carmelo Casablanca, Giuseppe Migliastro e Lucia Sansone evidenziano che “i tempi per la riqualificazione dei campi da calcio e tennis si stanno notevolmente allungando, senza che vi sia stata da parte dell’Amministrazione comunale una chiara delucidazione sul punto, con la dovuta trasparenza, rendendo edotti i cittadini e gli sportivi santateresini di quanto stia accadendo; che risulta singolare il fatto che il direttore d’Area Pagano, a fronte della sottoscrizione, da parte della Centrale unica di committenza Distretto Taormina-Etna, della proposta di aggiudicazione del detto appalto alla Consital di Bologna, abbia ritenuto di richiedere un parere all’Anac invece di procedere all’aggiudicazione della gara; che ogni tutela della ditta esclusa ben avrebbe potuto essere effettuata con una procedura giudiziaria che avrebbe certamente garantito ogni proprio eventuale diritto, visto che il nostro ordinamento giuridico riconosce senza alcun dubbio, tra i diritti fondamentali, quello della difesa e, pertanto, i concorrenti che ritengono essere stati lesi possono proporre azione dinnanzi la competente autorità giudiziaria”. Nel documento viene chiesto “se risulta al vero, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, e cioè se l’appalto sarebbe ‘finito’ all’Anac; se la Cuc Taormina-Etna abbia o meno firmato la proposta di aggiudicazione alla Consital di Bologna, che avrebbe partecipato alla gara assieme ad una associazione temporanea di imprese costituita tra la Cooperativa Sociale Archimede con sede a Sant’Alessio e la Società Off Side di Messina; se non si conoscono i dettagli dell’aggiudicazione (ribasso, offerta tecnica e tempi di esecuzione); se altra società partecipante era una società di S. Teresa, la Effe Costruzioni srl, che sarebbe stata esclusa per la mancanza di un documento che la commissione gara non ha ritenuto che potesse essere integrato neanche con il soccorso istruttorio; se la Distretto Taormina Etna ha completato il proprio lavoro trasmettendo tutto l’incartamento con la proposta di aggiudicazione al Comune; se la Effe Costruzioni ha presentato un parere legale sostenendo che l’assenza del detto documento non potesse comunque pregiudicare la propria ammissione alla gara; se il dirigente dell’Ufficio tecnico, nonché responsabile unico del procedimento, geometra Francesco Pagano, avrebbe deciso di chiedere un parere di precontenzioso all’Anac, al fine di risolvere la controversia; se lo stesso Pagano stia attendendo il responso prima di firmare l’aggiudicazione definitiva al gruppo Consital; se l’Amministrazione comunale è a conoscenza di tale attività del geometra Pagano e se ha preso posizione sul comportamento del direttore d’area che non ha ritenuto di procedere all’aggiudicazione definitiva del detto appalto; se la società esclusa e/o la società aggiudicataria in via provvisoria abbiano adito l’autorità giudiziaria per la tutela dei rispettivi diritti”. All’interrogazione, inviata per conoscenza anche all’Anac, è stata richiesta risposta scritta.