Casalvecchio, parlano Palella e Santoro: “Sempre vicini alla gente, sindaco confuso"
di Redazione | 07/07/2017 | POLITICA
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Carmelo Palella e Salvatore Santoro
Non si è fatta attendere la replica degli ormai ex assessori di Casalvecchio Siculo Carmelo Palella e Salvatore Santoro al defenestramento operato nei loro confronti dal sindaco Marco Saetti, che ieri ha revocato l’incarico a entrambi estromettendoli dalla giunta comunale. I due hanno inviato una lettera al sindaco rispondendo alle motivazioni addotte nei provvedimenti di revoca, dove si parla di mancanza di fiducia verso i due ex assessori “per il comportamento tenuto nell’ultimo anno in merito all’idoneità a perseguire gli obiettivi amministrativi comuni fissati nel programma di mandato”. Il riferimento è i movimenti politici in vista delle elezioni amministrative del 2018, anche se Palella, che ricopriva anche la carica di vicesindaco, smentisce una sua candidatura a sindaco come si vocifera da tempo. Discorsi che Saetti ha definito legittimi ma da fare non rimanendo all’interno dell’Amministrazione in carica, “perche – ha spiegato – è necessario avere rispetto verso il massimo rappresentante del Comune. “Ci è stato comunicato con una missiva e non da Lei che non ricopriamo più il ruolo di assessori comunali – esordiscono Palella e Santoro – e abbiamo la consapevolezza e la certezza di aver svolto il nostro compito con spirito di sacrificio e abnegazione nei confronti del nostro paese e di tutti i cittadini. In questi anni siamo stati vicini e presenti ai bisogni delle persone, soprattutto in momenti di calamità e di improvvise necessità che il nostro paese ha dovuto affrontare, memori, nel contepo, di aver rappresentato e servito la cittadinanza in modo efficiente ed esemplare con tempestività e dovizia di cui Ella spessi ci ha gratificato. Abbiamo provato con umiltà e correttezza a creare rapporti collaborativi con tutti e abbiamo sempre offerto la propria disponibilità per creare il bene comune nel nostro amato paese – proseguono i due ex esponenti dell’Amministrazione di Casalvecchio, che si dicono sereni in quanto consapevoli di aver lavorato per il bene del paese – e certamente Ella, fra le altre cose, dimentica quel giugno 2013, quando assente per oltre cinque lustri dal suo paese, è stato vincitore in modo trionfale delle elezioni amministrative. Momento in cui è stata segnata una svolta epocale e alla quale noi crediamo di aver personalmente contribuito”. Carmelo Palella e Salvatore Santoro si rivolgono al sindaco Marco Saetti evidenziando come “in questi ultimi tempi la sua figura stinta, appannata e offuscata da un comportamento irrazionale, ingiustificato e spesso irriguardoso verso gli altri, non ha fatto altro che inclinare i suoi rapporti, non solamente con noi ma con componenti dell’Amministrazione e con i cittadini. La scelta suggerita, come Ella scrive, da “mancanza del rapporto di fiducia”, è invece dettata fra l’altro da ingerenze di persone a Lei vicine, che niente hanno da spartire con la nobiltà della politica. Infine ringraziamo tutti coloro, compresi i dipendenti comunali, che ci hanno accolto, supportato e ascoltato e un grazie anche a Lei per averci offerto la possibilità di essere stati, con onore e osservanza, al servizio della nostra comunità senza interesse alcuno”.