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Cateno De Luca ci ripensa: “Mi ricandido a sindaco di S. Teresa se…”
di Andrea Rifatto | 24/06/2016 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 24/06/2016 | POLITICA
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Antonio Scarcella e Cateno De Luca: sarà sfida nel 2017?
Il conto alla rovescia è partito ormai da mesi. A Capodanno si è brindato alla successione ma nei dodici mesi che separano dalle elezioni amministrative, come è risaputo in politica, tutto può cambiare e non c’è da meravigliarsi se promesse e accordi finiscano nel dimenticatoio. Lo sa bene il sindaco di S. Teresa di Riva Cateno De Luca, che nel 2012 conquistò la poltrona più alta del Palazzo vincendo una scommessa - disse in campagna elettorale - “che serviva per svelenire quel clima torbido che ha segmentato la comunità in bande armate concentrate in una mera caccia all’uomo”, descrivendo uno scenario quasi bellico e anticipando già prima del voto che il suo mandato di “bonificatore” sarebbe durato cinque anni e non un giorno in più. Una promessa che lo stesso ex sindaco di Fiumedinisi, una volta ottenuta la fascia tricolore a S. Teresa, ha sempre saputo bene fosse difficile da mantenere, tanto che in più occasioni, come durante un comizio tenuto a Savoca nel marzo del 2015, alla vigilia delle amministrative che lo videro inscenare un teatrino sulla sua candidatura a sindaco nel borgo collinare, ammise in piazza la volontà di volersi riproporre nel 2017 alla guida della comunità santateresina. L'1 gennaio di quest’anno, in piazza Municipio, il copione è invece cambiato nuovamente e Cateno De Luca ha investito ufficialmente il suo delfino Danilo Lo Giudice, che lo segue fedelmente in tutte le avventure politiche dal 2006, lanciandolo per la corsa alla carica di sindaco e nominandolo suo vice dopo l’esperienza di tre anni da presidente del Consiglio comunale, in modo da permettergli di gestire ancora più da vicino la cosa pubblica. Con il passare dei mesi l’agone politico santateresino ha iniziato a scaldarsi e sul campo sono finiti i primi nomi di possibili sfidanti, le ipotesi di nascita di nuove compagini e anche i “cadaveri” di chi, dopo cene tra mare e collina e incontri notturni per tirare fuori un candidato, non ha superato la “selezione militare” perché non ritenuto in possesso dei necessari requisiti. De Luca e i suoi, forti della posizione di amministratori uscenti, stanno a guardare senza impensierirsi più di tanto, visto che al momento girano pochi nomi per l’ambita poltrona di sindaco di S. Teresa. Tra questi quello dell’avvocato Antonio Scarcella, 55 anni, professionista santateresino che non vanta in curriculum esperienze politiche attive ma che da tempo viene ritenuto in paese un possibile sfidante dell’attuale compagine di governo. I rapporti con Cateno De Luca, anche per questioni extrapolitiche, sono stati sempre tesi e più volte il sindaco lo ha reso protagonista dei suoi discorsi pubblici, a voler sottolineare l’ostilità che intercorre tra i due. Nonostante ciò la sua amministrazione, sia nel 2014 che nei giorni scorsi, gli ha affidato degli incarichi legali che l’avv. Scarcella ha però rifiutato. “Per noi Scarcella è un avvocato come gli altri che hanno studio a S. Teresa e la nostra decisione è stata quella di dare per quanto possibile spazio a tutti i professionisti – ha spiegato oggi De Luca –. Io spero che lui si candidi a sindaco considerato che nel 2007 io ho posto il veto sulla sua candidatura che Nino Bartolotta (sindaco dal 1992 al 2003 e candidato nel 2007, ndc) mi propose perché non se la sentiva di scendere in campo personalmente. Ovviamente se si candida Scarcella io pregherò Danilo lo Giudice di aspettare – ha sottolineato il primo cittadino di S. Teresa – perché desidero un confronto elettorale di alto livello e sono certo che con l'avvocato Scarcella farà una campagna elettorale di alto profilo a cui io non intendo sottrarmi”. Ubi maior minor cessat, dunque. Forse temendo che la competizione elettorale si faccia più dura e dall’esito incerto, De Luca non si tirerebbe indietro dal rimanere sulla scena chiedendo a Lo Giudice di fare un passo indietro, o meglio di non farlo in avanti, e “sacrificandosi” per dimostrare ulteriormente le sue capacità di politico che non teme confronti. L'attuale sindaco ritiene dunque che con Danilo Lo Giudice il confronto elettorale non sarebbe di alto livello? Ma soprattutto, questa strategia sarà riconosciuta come azzeccata dagli elettori? È ancora presto per dirlo: di certo c’è che negli ultimi mesi il vicesindaco sta acquistando sempre più popolarità e fiducia tra i cittadini e, complici anche le grane giudiziarie del sindaco, di fatto è lui a reggere le redini dell’Amministrazione. Non sono pochi, poi, quanti ammettono che preferirebbero esprimere la loro preferenza per Lo Giudice anziché per De Luca.