Cateno De Luca: "Non c’è stata la reazione del popolo, non darò alcun aiuto a Schifani”
di Redazione | 26/09/2022 | POLITICA
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De Luca sul palco a Fiumedinisi
“Il dato è chiaro, siamo andati a bussare alle porte dei siciliani, abbiamo girato oltre 320 comuni, ci siamo massacrati la vita per svegliare la coscienza dei siciliani, è stata una campagna elettorale che tecnicamente non consentiva la vittoria o la sconfitta di misura. Ho detto o funziona o non funziona: non ha funzionato, pazienza”. Sono le prime parole di Cateno De Luca, intervenuto alle 19 in piazza Matrice a Fiumedinisi ammettendo la sconfitta alle elezioni regionali, dopo che in mattinata aveva definito come farlocchi gli exit poll diffusi ieri sera che lo davano al secondo posto. “Vorrei vedere quando si è mai verificato che un movimento di popolo che parte dal basso riesce a far tremare un sistema intero, speravamo nella reazione di popolo, ma non c’è stata. Ho perso, mi sono preso la responsabilità di tutta la strategia, ci ho messo la faccia e oggi è giusto che dica che ho perso - ha proseguito - in un momento dove c’è la necessità di organizzare un movimento serio, plurale, trasversale, abbiamo in un certo senso improvvisato la formazione delle liste, abbiamo trovato tanta gente che aveva buona volontà ma anche chi non ha mai fatto politica. Rimane nel cuore il coinvolgimento di tanti giovani. Non so se Schifani avrà bisogno di numeri per governare, io con lui non voglio avere niente a che fare” ha anticipato. “Ci sarà un gruppo al parlamento siciliano, io sono stato da solo all’Ars quando è nata Sicilia Vera nel 2007, oggi ci sono due posizioni a Roma e altre 7-9-10 a Palermo. Se da solo sono arrivato qui, questa squadra potrà rivoluzionare la Sicilia. Ognuno deve avere costanza, certi risultati si raggiungono con sacrifici enormi - ha detto visibilmente commosso - non si può prendere di me solo la parte che conviene, tutti abbiamo famiglie e figli”. “Certi risultati richiedono grandi sacrifici, oggi questo risultato mi fan ben sperare, dobbiamo imparare a farli tutti i sacrifici, così io posso farne qualcuno in meno e posso adempiere a qualche mio dovere. La politica è militanza, studio, costanza, non si fa politica solo alla vigilia delle campagne elettorali, oggi abbiamo la possibilità di lanciare un movimento che comunque è riuscito a parlare ai siciliani. Non so chi sarà eletto, probabilmente avremo solo la lista De Luca sindaco di Sicilia che esprimerà parlamentari, nessuno è stato l’agnello sacrificale del progetto e non ho sacrificato nessuno, abbiamo fatto una scelta schierando tante liste e tutti sapevano che avevamo un obiettivo ambizioso, non partecipare ma vincere. Oggi non possiamo nasconderlo, sarebbe ingiusto. Saranno in tanti che potranno servire il movimento con tempo e contributi, porteremo avanti le nostre proposte con disegni di legge. Mi auguro che possiamo essere la prima forza politica in Sicilia, sarebbe un bel segnale per organizzarci”.