Cenere dell’Etna, Lo Giudice: "Musumeci chieda stato di crisi anche per 8 comuni jonici"
di Redazione | 22/03/2021 | POLITICA
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La cenere caduta a Giardini Naxos
"Credo che i comuni siciliani siano tutti uguali e per questo ho presentato un’interrogazione in merito alla dichiarazione sullo stato di calamità per i comuni del Messinese interessati dalla pioggia di cenere e lapilli causata dai parossismi dei mese di febbraio e marzo 2021”. A dirlo è il deputato regionale Danilo Lo Giudice, capogruppo del Misto, che oggi ha depositato un documento per chiedere se il Governo Musumeci abbia provveduto, attraverso gli uffici preposti, a verificare e individuare quali altri comuni, oltre a quelli della provincia di Catania, abbiano subito danni a causa della cenere depositatasi e a quantificare economicamente gli stessi. “Gli eventi eruttivi dell’Etna dei giorni scorsi hanno determinato una eccezionale e intensa pioggia di lapilli e cenere vulcanica fino a raggiungere anche la zona jonica del nostro territorio - evidenzia il parlamentare - l’ennesimo parossismo ha portato alla caduta di terra e pietre nere anche su Giardini Naxos, interessando anche la frazione di Trappitello di Taormina, i comuni di Gaggi, Francavilla di Sicilia, Letojanni, Forza d’Agrò, Sant’Alessio Siculo e Santa Teresa di Riva, causando un forte disagio al traffico veicolare". La Giunta regionale l’11 marzo ha richiesto al Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza nazionale sia per 13 i comuni ricadenti nell’area sommitale dell’Etna che per altri 30 comuni etnei raggiungi dal fenomeno vulcanico (fino a Calatabiano, proprio al confine con Giardini Naxos e quindi la provincia di Messina) ma Lo Giudice fa notare come anche diversi centri jonici messinesi siano stati interessati dal fenomeno di caduta di cenere e lapilli. “È indispensabile che il Governo – conclude Danilo Lo Giudice – visti gli eventi di febbraio e quelli degli ultimi giorni che hanno interessato anche i comuni della provincia di Messina, si attivi immediatamente affinché venga effettuata una ricognizione e si dia aiuto e sostegno anche ai comuni della fascia jonica-messinese che si trova in questo stato di disagio”.