Città metropolitana di Messina, ecco i sindaci candidati alle elezioni “fantasma”
di Redazione | 09/11/2015 | POLITICA
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Accorinti, Materia, Cipriano, Formica e Pettinato
Sono scaduti oggi i termini per la presentazione delle candidature per le elezioni dei sindaci delle Città metropolitane e dei presidenti dei Liberi Consorzi, le istituzioni che dovrebbero sostituire le ex Province regionali. Si è quindi messa in moto la macchina amministrativa in vista della tornata elettorale che la Regione ha fissato per il 29 novembre, che rischia però di essere annullata dal governo regionale dopo che il Consiglio dei ministri ha impugnato la riforma varata dal presidente Rosario Crocetta, sollevando diversi dubbi di costituzionalità. Per la carica di sindaco della Città metropolitana di Messina sono state depositate oggi cinque candidature da parte di altrettanti primi cittadini: Renato Accorinti (Messina), Roberto Carmelo Materia (Barcellona Pozzo di Gotto), Bartolo Cipriano (Terme Vigliatore), Marco Antonino Pettinato (Fondachelli Fantina) e Giovanni Formica (Milazzo). Mercoledì 11 novembre alle ore 16, nella Sala Rogiti di Palazzo dei Leoni a Messina, verrà effettuato il sorteggio pubblico per l'assegnazione del numero progressivo ai candidati alla carica di sindaco metropolitano.
Secondo le ultime voci, l’Assemblea regionale siciliana dovrebbe approvare una norma stralcio per rinviare la tornata elettorale. Ma ancora questo non è avvenuto e quindi chi ambiva alle poltrone di sindaco metropolitano o di presidente dei Consorzi di Comuni ha presentato la propria candidatura in questo clima di incertezza, “con una intera classe di amministratori locali e di funzionari preposti alla gestione delle operazioni elettorali - ha scritto solo pochi giorni fa l’Anci Sicilia - che vive una situazione surreale in cui procedure non definite vanno comunque avanti in una condizione di grave confusione che si consuma tra omissioni e abusi, una vera e propria anarchia”. Se dovesse andare avanti l’iter previsto, il prossimo adempimento dei funzionari regionali preposti alla gestione del voto sarebbe quello di predisporre le schede elettorali per la votazione, in cui oltre ai sindaci sono chiamati alle urne anche i consiglieri dei 108 Comuni dell'ex Provincia di Messina che aderiscono alla Città metropolitana. Ma tutto si fermerà se l’Ars voterà nel frattempo il rinvio delle elezioni. Una situazione che non può che definirsi paradossale.