Articoli correlati
Corridoi ecologici dell'Agrò, Di Cara: "Abbandonati dai sindaci, i ponti sono instabili"
di Andrea Rifatto | 24/11/2016 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 24/11/2016 | POLITICA
2523 Lettori unici
Trischitta e Di Cara all'ultimo Consilio. Al centro la segretaria Morelli
“I corridoi ecologici lungo il torrente Agrò sono stati abbandonat dai sindaci dei comuni in cui ricade e non di certo dall’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, che non ha competenza sull'opera". Ad affermarlo è stato il presidente dell’Ente sovracomunale, il sindaco di Forza d’Agrò Fabio Di Cara, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio, riunitosi a Roccalumera. Lo spunto per affrontare l’argomento è arrivato da un’interrogazione presentata dal vicepresidente dell’assemblea, Rosario Trischitta, consigliere a Sant’Alessio, che ha fatto presente a Di Cara come i due ponti in legno lungo il corridoio dell’Agrò, tra S. Teresa e S. Alessio e tra Casalvecchio e Scifì (Forza d’Agrò), necessitino di interventi di manutenzione in quanto versano in pessime condizioni, “al punto che un’eventuale inerzia potrebbe determinare gravi e irreversibili danni alle due strutture”. Interrogazione che il presidente non ha digerito, replicando stizzito che non è l’Unione a doversene occupare ma i singoli comuni: “Non esiste nessun atto che stabilisca la cessione dei corridoi o la loro gestione e manutenzione all’Unione dei Comuni – ha spiegato Di Cara –, ente che una volta l’anno si occupa esclusivamente della scerbatura del percorso per dare l’opportunità ai fruitori provenienti da vari comuni di poter utilizzare la struttura. Per quanto riguarda i ponti, servirebbero 40-50mila per la loro manutenzione, in quanto non basta intervenire con una semplice pitturazione, che sarebbe una presa in giro per i cittadini, ma sussistono anche problemi di stabilità che rendono necessari lavori più seri. Questa interrogazione – ha detto a Trischitta – doveva essere indirizzata ai sindaci, a partire da quello di Sant'Alessio che ha abbandonato la parte di propria competenza, ossia quella più utilizzata in quanto vi ricadono uno dei due ponti, una dei due anfiteatri, delle aree picnic e dei laghetti mai riempiti d’acqua”. Tesi, quella della mancanza di interesse da parte del Comune alessese, confermata dallo stesso vicepresidente. Il rischio è che a causa dell’inerzia dei Comuni di S. Teresa, S. Alessio, Casalvecchio e Forza d’Agrò, dove è primo cittadino lo stesso Di Cara, i due ponti, realizzati nel 2007 e costati circa 700mila euro, vadano in malora e debbano essere chiusi. Così come sono in stato di abbandono i corridoi su entrambe le sponde del corso d'acqua. Opere realizzate nell'ambito del progetto di "Recupero ambientale del torrente Agrò e creazione corridoi ecologici tra le aree protette” finanziato con 3 milioni 960mila euro al Pit n. 13. Alla conclusione dei lavori spettava ai quattro comuni già citati e ai centri di Savoca, Limina e Antillo occuparsi della gestione della struttura secondo quanto previsto anche nei Piani di manutenzione allegati al progetto. Tutto rimasto sulla carta. Senza contare che i due anfiteatri a S. Alessio e Casalvecchio, a distanza di quasi dieci anni dalla loro ultimazione, sono ancora senza agibilità ma ospitano spesso manifestazioni pubbliche.