Crisi politica a Sant’Alessio, si è dimessa l’assessore Pina Basile
di Andrea Rifatto | 18/07/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 18/07/2018 | POLITICA
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L'ormai ex assessore Pina Basile
Piena crisi politica a Sant’Alessio dopo un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione comunale. Questa mattina l’assessore Pina Basile ha rassegnato le dimissioni dalla carica ufficializzando quella frattura tra le due anime che compongono la maggioranza che è apparsa evidente sin dall’inizio. Basile ricopriva la carica dal 4 agosto dello scorso anno, quando entrò in Giunta al posto di Caterina Quacquaro, assumendo le deleghe a Turismo e Spettacolo, Ambiente e Tutela del Mare, Fondi comunitari e Promozione dell’agricoltura biologica. Alle elezioni del giugno 2017 era stata la più votata della lista “Vince S. Alessio” con 213 preferenze e si era poi dimessa da consigliere per entrare nell’Esecutivo cittadino. Adesso ha deciso di gettare la spugna non tollerando più certe situazioni e soprattutto il comportamento del gruppo “ViviAmo S. Alessio” capeggiato dal vicesindaco Franco Santoro, che il 31 maggio ha rimesso tutte le deleghe nelle mani del sindaco Giovanni Foti defilandosi dall’attività politico-amministrativa e decidendo di dedicarsi esclusivamente al proprio lavoro, e dai consiglieri comunali Nino Lo Monaco e Alessandra Marisca. “Chi non ha tempo ritengo ed è mia opinione personale che dovrebbe avere il buon senso e l'onestà e correttezza di dimettersi” aveva dichiarato nei giorni scorsi Pina Basile riferendosi a Santoro. Adesso ha deciso lei di lasciare. “Dopo attente riflessioni, sono arrivata a delle determinazioni dei vari contesti dei rapporti e scelte dell’attuale amministrazione – scrive Basile nella lettera di dimissioni inviata a Foti. Nell’ambito del mio lavoro i rapporti con alcuni amministratori sono stati riprovevoli per motivi di ragionamenti assurdi e fuori da ogni concetto culturale, etico e professionale. Questo atteggiamento non rientra in quelli che sono gli ideali da me espressi in questo anno di lavoro. In varie occasioni ho riscontrato delle forme di aggressività e di ostruzionismo, basato spesso su forme meschine, maschiliste e offensive e prepotenze celate da finta democrazia. Nell’operatività della mia funzione di assessore, nello svolgere le mie deleghe – continua – ho riscontrato un’amministrazione povera di idee che ha dimostrato inadeguatezza mentale in quelli che erano i miei ideali politici ed etici. Considerando uno status iniquo alla mia personalità e condizione ambientale, reputandomi persona di formazione umanistica, saggezza e coerenza mi impongono a dare le mie irrevocabili dimissioni. Questo paese ha e avrebbe potuto avere grandi potenzialità sotto molti aspetti sia turistici che culturali – ha aggiunto Basile – a cominciare dal Museo di Arte contemporanea mai iniziato per motivi politici, un'opera importante che avrebbe fatto la differenza rispetto agli altri centri della riviera. Ma si è preferito fare il Museo del Mare. Quindi non posso non associarmi al pensiero del maestro Franco Cancelliere Cafra (la cui nomina ad esperto culturale era data quasi per fatta ma saltò all'ultimo minuto, ndc) che in altre occasioni ha dimostrato realmente di dare un quadro reale di questo paese e della condizione delle varie amministrazioni, ossia che proprio non c'è futuro”. Una situazione politica, quella che ha portato Basile alle dimissioni, condivisa anche dall'assessore Giuseppe Pasquale, che ha espresso solidarietà all'ormai ex collega di Giunta e che da tempo chiede chiarezza al sindaco Giovanni Foti, anche se "ViviAmo S. Alessio" ha chiesto già a Foti la "testa" di Pasquale per fare spazio in Giunta ad un altro nome, lamentando sin dall'inizio della legislatura il mancato rispetto di accordi pre-elettorali e manifestando i primi mal di pancia sin dall'elezione del presidente del Consiglio comunale, carica che il gruppo Santoro contava di ottenere. Una Giunta, quella di Sant'Alessio, che di fatto è nel caos visto che da due mesi il vicesindaco Santoro non partecipa alle sedute e dove per poter operare è stata indispensabile la presenza del sindaco e dei due assessori per raggiungere il numero minimo. Adesso, con le dimissioni di Pina Basile, il governo cittadino va ancora più in difficoltà e spetterà al sindaco risolvere in fretta la situazione per far ripartire l'azione amministrativa.