Domenica 20 Aprile 2025
Terremoto dopo la mancata approvazione del bilancio. Il sindaco avvia le consultazioni


Crisi politica ad Alì Terme, Micalizzi revoca le deleghe e non esclude il ritorno al voto

di Andrea Rifatto | ieri | POLITICA

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Tommaso Micalizzi è stato eletto nel 2023

È piena crisi politica ad Alì Terme, dove alla vigilia di Pasqua si è scatenato il terremoto politico che potrebbe portare persino al crollo del governo cittadino. Questa mattina il sindaco Tommaso Micalizzi ha comunicato alla sua squadra di aver deciso di azzerare le deleghe a tutti gli assessori e di voler verificare se vi siano le condizioni per garantire al paese un’Amministrazione comunale stabile, duratura ed efficiente, altrimenti sarà ridata la parola ai cittadini con il ritorno a nuove elezioni. A scompaginare gli equilibri è stato l’esito dell’ultima seduta del Consiglio comunale, quando al momento di votare il Documento unico di programmazione 2025-2025 i consiglieri di maggioranza Liliana Bonfiglio, Christian Mazzucco e Giuseppe Miracolo si sono astenuti e la delibera ha ottenuto i voti favorevoli solo del presidente Nino Muscarello e del consigliere Francesco Muzio, mentre era assente Agatino Triolo, con tre voti contrari dei consiglieri di minoranza. Dunque la delibera non è stata approvata (la maggioranza, da ora in avanti, potrà contare solo su sei consiglieri, dopo la scomparsa della consigliera Santina Rao) e di conseguenza non è stato possibile passare alla discussione del punto successivo, ossia il bilancio di previsione 2025-2027. Così ieri si è insediato il commissario ad acta già nominato dalla Regione, Francesco Riela, che ha dato tempo al Consiglio comunale di approvare il Previsionale entro il 26 aprile e immediatamente il presidente Muscarello ha convocato la seduta per il 24 aprile, alle ore 20. Se nella prossima riunione consiliare il bilancio 2025-2026 non dovesse essere approvato, il Consiglio comunale sarà sciolto. Un’astensione, quella dei tre consiglieri di maggioranza, con la quale è stato sfogato un mal di pancia manifestato già da tempo all’interno del gruppo, testimonianza di un malessere che potrebbe essere non definitivo ma momentaneo.

E oggi il sindaco Micalizzi ha subito messo le cose in chiaro. «Intervengo con profonda serietà, consapevole del momento difficile che la nostra Amministrazione sta attraversando - ha esordito - il bilancio comunale, uno strumento fondamentale per il governo della città, è stato bocciato dal Consiglio comunale, ma ciò che rende questa decisione ancora più grave e significativa, è un fatto che non può essere più taciuto: a votare contro sono stati i consiglieri della mia stessa Maggioranza, gli stessi che hanno condiviso con me il progetto politico con cui ci siamo presentati insieme davanti ai cittadini. Questo gesto rappresenta non solo una frattura politica, ma anche una profonda rottura di fiducia. Quando viene meno la coesione interna di una maggioranza, quando viene meno la lealtà verso il mandato ricevuto dai cittadini, allora è impossibile proseguire con serietà e credibilità l'azione di governo. Per questo motivo ho deciso di azzerare formalmente le deleghe a tutti gli assessori, che ringrazio tutti singolarmente per l'impegno profuso. È un atto dovuto, un atto di responsabilità verso il paese e verso le istituzioni che rappresentiamo. Sono amareggiato, lo dico con sincerità - prosegue Micalizzi - amareggiato non tanto per una sconfitta politica, che fa parte del gioco democratico, ma per il venir meno di un patto di fiducia che avevamo stretto non solo tra di noi, ma soprattutto con i cittadini. Il nostro compito, come amministratori, è quello di anteporre sempre l'interesse pubblico alle dinamiche personali o ai calcoli politici, cosa che, mi consentano i signori consiglieri, oggi è mancato. Quando questo principio viene meno, è giusto fare un passo indietro».

«Da oggi si apre una nuova fase per il nostro comune - scrive il sindaco - avvierò sin da subito le consultazioni con i gruppi politici presenti all'interno del Consiglio comunale; sentirò il gruppo di minoranza, che ha sino ad oggi esercitato il proprio ruolo responsabilmente e consapevolmente. Verificherò, in buona sostanza, se vi sono le condizioni per garantire al paese di Ali Terme un’amministrazione stabile, duratura ed efficiente. Ovviamente, in assenza di questi presupposti, ritengo responsabile tornare alle urne, per dare la parola ai cittadini. Per il profondo rispetto che nutro nelle istituzioni, quindi anche per il Consiglio comunale democraticamente eletto, tornerò in questo civico consesso a relazionare sull'esito delle consultazioni e sulla eventuale risoluzione della crisi politica. Sarà mia cura, nel rispetto della legge, garantire la continuità istituzionale e la trasparenza, in attesa delle determinazioni che riterrò a stretto giro di assumere. Ai cittadini rinnovo il mio impegno personale: continuerò a servire questa comunità con dignità, serietà e senso delle istituzioni, come ho sempre fatto”.


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