Da gioiello a simbolo di degrado: la pineta di Furci è abbandonata. La minoranza interroga
di Redazione | 16/06/2020 | POLITICA
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Erbacce e rifiuti sono il biglietto da visita
Era il fiore all’occhiello del paese, un polmone verde molto frequentato e ben curato. Da anni, invece, il Parco suburbano di Furci Siculo, meglio conosciuto come Pineta, è nell’abbandono più totale. Alberi crollati, gazebo divelti, vialetti sconnessi e pericolosi, immondizia sparsa ovunque, rovi ed erbacce. E non sono sufficienti giornate ecologiche una tantum per ripristinarne la piena fruibilità. Ieri i consiglieri comunali di minoranza del gruppo “Disegniamo il futuro”, Rosaria Ucchino, Agatino Pistone, Sandro Salvatore Triolo e Paolo Mascena, hanno presentato un’interrogazione al sindaco, all’assessore all’Arredo urbano, Manutenzione e Verde pubblico e all’assessore all’Ambiente e Turismo per capire quale siano le intenzioni future dell’Amministrazione comunale per quella che un tempo era un’oasi in collina. Gli esponenti dell’opposizione evidenziano “le condizioni di degrado in cui versa il Parco a causa dell’incuria e della mancata manutenzione, rendendolo non fruibile alla cittadinanza anche per mancanza di misure di sicurezza” e interrogano il governo cittadino per sapere “se c’è una pianificazione per la manutenzione e la messa in sicurezza; se questa amministrazione ha dimenticato il potenziale turistico, sportivo e sociale della Pineta, dato che durante le ultime elezioni amministrative il punto 6 del programma elettorale della vincente lista recitava ‘creare percorsi naturalistici ed enogastronomici (anche finalizzati alla promozione di attività sportive come trekking, mountain bike, ecc.) per la valorizzazione dei saperi e dei sapori locali su tutto il territorio comunale, con particolare attenzioni alle frazioni’ e considerando il potenziale turistico, perché non rendere la Pineta una valvola di sfogo e di svago alternativa alla spiaggia”. Ucchino, Pistone, Triolo e Mascena ricordano poi come nelle ultime stagioni estive si siano verificati nella zona diversi incendi e chiedono quindi “come si vuole procedere per limitarne i danni, salvaguardando il nostro verde pubblico”.