Articoli correlati
Depuratore, Nizza dice addio al Consorzio: scontro in Consiglio sulla gestione
di Andrea Rifatto | 24/11/2016 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 24/11/2016 | POLITICA
2384 Lettori unici
L'ultima seduta del Consiglio comunale nizzardo
Nizza di Sicilia dice addio al Consorzio Servizi per la gestione associata dell’impianto di depurazione con i Comuni di Alì Terme e Fiumedinisi. Il recesso unilaterale dall’organismo è stato votato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale con gli otto voti del gruppo di maggioranza (assenti Giovanni Briguglio e Melissa Gulizia) e l’astensione dei quattro di minoranza (assente Carmelo Campailla). Secondo quanto previsto dallo Statuto, la partecipazione al Consorzio decadrà dal prossimo esercizio finanziario, ossia dall’1 gennaio 2017. L’opposizione ha chiesto spiegazioni con il consigliere Antonietta Cintorrino: “A nostro avviso la decisione di recedere dal Consorzio nasce dai crediti che Nizza vanta verso gli altri due comuni: da due anni – ha evidenziato Cintorrino – sollecitiamo la risoluzione di questa problematica per recuperare le somme, passo indispensabile visto che Alì Terme e Fiumedinisi usufruiscono di un servizio senza pagare e i disagi, in particolare i cattivi odori, sono tutti a carico dei nizzardi. Ci chiediamo se le somme siano state recuperate, i caso contrario i motivi per cui ciò non sia stato fatto, a quanto ammonta il credito complessivo e come intende procedere l’Amministrazione”. I primi chiarimenti sono arrivati dal capogruppo di maggioranza Alessandro Interdonato, che ha spiegato come si sia arrivati al recesso dopo un iter travagliato, nel quale non sono stati approvati due bilanci che hanno portato all’arrivo di un commissario, e che la fuoriuscita dal Consorzio non è dovuta alla questione dei crediti ma è una soluzione per rendere più agevole la gestione dell’impianto di depurazione. Agli interrogativi della minoranza ha poi risposto il sindaco Giuseppe Di Tommaso: "Al ritardo nei pagamenti da parte di Alì Terme e Fiumedinisi faremo fronte con procedure legali e pignoramenti, ma la questione del recesso non è legata a questo. Il vero motivo è che il Consorzio, con organi di governo e assemblea, è uno strumento più impegnativo della convenzione che abbiamo pensato di stipulare: attualmente la gestione è complicata e poco efficace – ha evidenziato il primo cittadino di Nizza – ci sono difficoltà strutturali e operative, è necessario anche un Ufficio di tesoreria che rallenta i tempi di pagamento. Una situazione che non può andare più avanti: con la convenzione avremo la gestione dell’impianto e con un misuratore di portata si determineranno i pagamenti in base alle quantità di reflui smaltiti dagli altri comuni. In questo modo non sarà sempre Nizza ad anticipare le somme”. Al momento il credito complessivo del Comune di Nizza si aggira sui 150mila euro: 58mila per il 2014 e 49mila per il 2015 da parte di Fiumedinisi, 32mila per il 2015 da Alì Terme, che ha dato già un acconto di 14mila per il 2016. Entrambi i Comuni, tra l’altro, nei giorni scorsi non hanno approvato il bilancio di previsione 2015 del Consorzio Servizi, pari a 295mila euro, non condividendo la ripartizione delle spese e la gestione della struttura. “I cittadini hanno subito disagi per anni, è stata una gestione fallimentare – ha rimarcato il consigliere di minoranza Francesco Briguglio : l’Amministrazione Di Tommaso ammetta di aver sbagliato, faccia un atto di umiltà. Adesso si cambia strumento di gestione solo perché si è con le spalle al muro”. Preso atto del recesso, il Consiglio ha approvato la modifica della forma di gestione del depuratore, ossia non più in house ma con affidamento a terzi, con otto voti favorevoli (maggioranza) e quattro contrari (opposizione). Toni accesi in aula, in particolare tra Antonietta Cintorrino e Alessandro Interdonato: “Abbiamo perplessità sul dare la gestione a terzi – ha detto Cintorrino – perché in caso di mancati pagamenti al gestore, la responsabilità ricadrebbe tutta sul Comune di Nizza, che potrebbe ricevere decreti ingiuntivi per somme elevate e andremo incontro a rischi maggiori, e non sarebbe solidale su tutti i Comuni. É un salto nel vuoto”. Perplessità manifestate anche sullo schema di convenzione con Alì Terme e Fiumedinisi predisposto dall’Amministrazione: “Una convenzione molto scarna che non tutela Nizza – ha proseguito l’esponente di minoranza – che di fatto rischia di vedersi sempre costretta ad anticipare le somme per far fronte alle inadempienze degli altri Comuni”. Secondo Interdonato la convenzione comporterà un risparmio economico sui costi annui di gestione e tempi ridotti per gli interventi, mentre il sindaco ha spiegato che lo schema di convenzione dovrà essere condiviso dagli altri due Comuni, a cui è stato già trasmesso, che finora non hanno dato risposta. La proposta di approvazione dello schema di convenzione è stata quindi rinviata alla seduta fissata dal presidente Carmelo Rasconà per martedì 29 novembre alle 18.30, con l’invito all’Amministrazione affinché inserisca delle clausole cautelative per Nizza che facciano sì che in caso di mancati pagamenti, il gestore possa rivalersi anche sui comuni inadempienti e non solo su Nizza (capofila). La proposta di rinvio è stata votata favorevolmente da tutti i consiglieri ad eccezione di Interdonato.