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Depuratore S. Teresa, il sindaco si smentisce: "Mai detto che funziona perfettamente"
di Andrea Rifatto | 02/12/2019 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 02/12/2019 | POLITICA
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Il dibattito tra Lo Giudice e Migliastro
“Non ho emesso il divieto di balneazione perché i risultati delle analisi sulle acque effettuate dall’Asp nel mare di S. Teresa di Riva non superavano i limiti e non ho mai detto che il nostro depuratore è perfettamente funzionante”. Si è difeso così in Consiglio comunale il sindaco Danilo Lo Giudice, in parte smentendo se stesso, alle richieste di chiarimenti giunte dal consigliere di minoranza Giuseppe Migliastro sulle scie di reflui che in l’estate hanno solcato il mare e sui controlli effettuati a luglio da Arpa e Guardia di Finanza al depuratore, da cui sono emersi malfunzionamenti in particolare relativamente all’acqua in uscita, inquinata da batteri fecali fino a 23 volte oltre il limite (QUI L'ARTICOLO). “Lei il 12 agosto ha trattato in piazza la questione delle scie in mare e su qusto argomento è facile dire che la minoranza vuole mettere in cattiva luce l'Amministrazione, le acque sono pulite, il nostro depuratore è perfettamente funzionante e che vogliamo soltanto screditare - ha detto Migliastro - questo è il messaggio che lei generalmente fa passare quando noi affrontiamo questa questione, ma il 7 agosto eravate già stati informati degli esiti dei controlli e lei ha omesso di dire 5 giorni dopo che i valori dei reflui in uscita erano stati ampiamente superati e la cosa grave è che ciò che entrava nel depuratore andava in mare ancora più sporco – ha aggiunto i consigliere di minoranza – e lei dopo la notifica dei risultati non ha fatto alcun provvedimento per tutelare la salute dei cittadini. Vorrei capire se le acque erano pulite o meno, se lo sono sempre state, se lei mette in dubbio i risultati e a che punto è la procedura sanzionatoria”. Il sindaco non si è pronunciato sulle indagini in corso (“se ne stanno occupando le autorità, vedremo che succederà e non posso dare informazioni in merito”) e ha replicato che "non ho mai detto che il depuratore è perfettamente funzionante, risale al 1980 e avrà le sue carenze” e che “nei giorni successivi al primo controllo al depuratore i valori in mare erano nei limiti”. In piazza, il 12 agosto, Lo Giudice aveva affermato (VIDEO SOTTO) come “sicuramente il nostro depuratore funziona, io posso agire controllando e verificando le analisi in ingresso e in uscita, l’ultimo prelievo dall’Asp è stato fatto il 17 luglio e i risultati ci sono stati comunicati il 19 e in nessuno dei cinque punti di campionamento erano presenti anomalie”. Il 17 luglio, invece, c’era stato il controllo di Arpa e Finanza che avevano rilevato il superamento di 9 volte il valore limite dell’Escherichia coli e il sindaco ne era a conoscenza, visto che il verbale del sopralluogo gli era stato inviato il 7 agosto. Dunque Lo Giudice aveva detto pubblicamente che l'impianto di depurazione funzionava e adesso prova a smentirsi da solo: sarebbe stato meglio ammettere che in realtà non funzionava perfettamente, anche perchè tra l'altro lo stesso gestore aveva subito fatto presente alle autorità durante i controlli come l'impianto non fosse funzionante in tutte le sue parti. “Non ho mentito ma so quello che dico – ha aggiunto il primo cittadino – non è vero che non ho fatto nulla, ciò che è stato fatto lo sappiamo io e gli Uffici e nel momento in cui saremo in grado di stanziare somme utili per migliorare l’impianto lo farò, nell’interesse mio e di tutti i cittadini. Quando sarà il momento comunicheremo poi eventuali sanzioni”. Il Consiglio ha poi approvato con i voti della maggioranza una variazione di bilancio da 286mila euro che prevede 210mila euro per interventi di miglioramento del depuratore: Migliastro aveva annunciato voto contrario non condividendo le modalità di reperimento delle maggiori somme in entrata, derivanti dall’invio di accertamenti Imu per due annualità pregresse (2014 e 2015) e non per una soltanto, dicendosi favorevole al recupero dei tributi evasi ma evidenziando come i cittadini avranno maggiori difficoltà a pagare due anni in comtemporanea. Poi dopo l’intervento del sindaco che ha evidenziato come buona parte delle somme sarebbero state destinate al depuratore, si è astenuto insieme al collega Carmelo Casablanca. L'INTERVENTO DEL SINDACO LO GIUDICE IN PIAZZA IL 12 AGOSTO