È dissesto finanziario a Roccalumera: via libera in Consiglio dopo uno scambio di accuse
di Andrea Rifatto | 03/04/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 03/04/2024 | POLITICA
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La seduta consiliare di ieri sera
È una giornata che rimarrà negli annali quella di ieri per Roccalumera, non per un avvenimento che dà lustro al paese bensì per un fallimento. Alle 19.02 il Consiglio comunale ha dichiarato il dissesto finanziario dell’ente, che per la prima volta nella sua storia alza bandiera bianca e prova a ripartire da zero. L’aula ha approvato con i sette voti del gruppo di maggioranza la proposta formulata dall’Amministrazione comunale, scaturita dall’impossibilità di ripianare il disavanzo di 6 milioni 961mila 655 euro al 31 dicembre scorso con un Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, la prima strada provata lo scorso novembre dal Consiglio; i tre consiglieri di opposizione (assente Rita Corrini) hanno invece espresso voto contrario alla decisione di dichiarare il default. Una votazione dall’esito identico si è registrata poco prima sul bilancio consuntivo 2023, con la proposta di delibera arrivata in aula senza rispettare il termine minimo di 20 giorni previsto per mettere gli atti a disposizione dei consiglieri (il consuntivo è stato approvato dalla giunta l’11 marzo): la maggioranza ha però chiesto di rinunciare ai termini con un documento scritto presentato direttamente nel corso della seduta, non condiviso dalla minoranza che ha contestato proprio il mancato rispetto dei termini e rilevato che gli atti con il parere dei revisore sono stati depositati solo il 28 marzo. Proposta di rinuncia dei termini che non è stata votata, poiché il segretario comunale ha ritenuto non fosse necessario, ma di fatto applicata, anche se solitamente la rinuncia viene concordata prima della seduta e attuata con l’accordo di tutti i consiglieri, anche se in materia esistono pareri del Ministero dell’Interno che ritengono come la riduzione del termine non sembra corretta anche se tutti dovessero essere d’accordo. L’ultimatum ad approvare la dichiarazione di dissesto era arrivato nei giorni scorsi dal commissario ad acta Francesco Riela, che aveva diffidato a procedere entro il 5 aprile. “L’adesione al Piano di riequilibrio finanziario andava verificata per valutare se fosse sostenibile e con i dati del 2023 è emerso che ciò non era possibile - ha spiegato in aula il sindaco Giuseppe Lombardo - abbiamo fatto quello che era giusto fare, con alto senso di responsabilità, ripulendo i bilanci per fare chiarezza sugli ultimi dieci anni, come chiedeva l’opposizione. Roccalumera è una che non può più galleggiare, deve navigare. Anche il revisore dei conti, organo terzo, ha accertato che il Piano non sarebbe stato sostenibile e avrebbe portato in tempi brevi al dissesto aggravando ulteriormente la situazione finanziaria, approvarlo sarebbe stato un falso e senza una frattura netta si sarebbe compromesso l’ente, che noi vogliamo invece salvare. Non ci sarà nessuna conseguenza per i cittadini - ha sottolineato il primo cittadino - le tasse si pagavano prima e si pagheranno adesso, vogliamo fare chiarezza, non terrorismo”. Dalla minoranza la consigliera Tiziana Maggio ha contestato a sindaco e assessori “di aver esautorato il Consiglio con estrema leggerezza, non mettendolo nelle condizioni di esaminare il Piano di riequilibrio finanziario e valutarne la sostenibilità, affidata ad una società esterna, attuando una manovra politica con la decisione già presa di arrivare al dissesto, senza il coinvolgimento delle forse politiche e sociali”. Poi la stilettata a Lombardo, accusato di aver agito “per proprio tornaconto personale e politico con massima lungimiranza, consapevole che qualora avesse adottato un Piano di riequilibrio sostenibile per Roccalumera e successivamente, nell’arco di due-tre anni, avesse compreso l’impossibilità di rientrare e fosse stato costretto al dissesto, sarebbe incappato nell’impossibilità di ricandidarsi per 10 anni alla carica di sindaco e altre cariche provinciali, regionali, nazionali ed europee qualora riconosciuto responsabile”. Per il sindaco “gravi affermazioni che rimando al mittente, ne risponderà in altre sedi - ha replicato a Maggio - altri suoi compagni di viaggio hanno agito per tornaconto personale”. Prima del voto è intervenuta dalla maggioranza la consigliera Claudia Gugliotta, a nome suo e del gruppo “Oggi inizia una nuova fase - ha detto - fare il nostro lavoro di amministratori è e sarà la risposta più concreta a chi paventa una crisi amministrativa. Bisogna individuare un percorso di rinnovamento e modificare le priorità programmatiche. Roccalumera, ora più che mai, necessita si essere governata senza distrazioni e sbavature, com maggiore linfa. Soffriamo e soffro per le scelte che l’Amministrazione ha dovuto fare con alto senso di responsabilità - ha sottolineato - paghiamo oggi l’immobilismo politico-amministrativo. È questo il momento di un cambio di passo importante, il tempo di riavvolgere il nastro, riprendere il cammino delle cose da fare, del programma elettorale. Ogni evento negativo, come il dissesto, può rappresentare un’occasione di riflessione. Voto il dissesto per senso di alta responsabilità verso i nostri concittadini”. La deliberazione dello stato di dissesto sarà trasmessa al Ministero dell'Interno e alla Procura regionale della Corte dei conti e a Roccalumera arriverà per le gestione fino al 2023 l’organo straordinario di liquidazione, composto da un singolo commissario, nominato dal presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno.