Sabato 23 Novembre 2024
La minoranza lo accusa di prendersi meriti altrui, il sindaco rivendica il Salva Taormina


Dissesto superato a Taormina, è scontro aperto tra De Luca e l'opposizione

di Andrea Rifatto | 27/07/2024 | POLITICA

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Botta e risposta tra l'opposizione e l'attuale sindaco

“Questo risultato dimostra che il piano Salva Taormina è stato efficace nella strategia adottata, così come era successo con il Salva Messina, ed entrerà nella storia per la sua rapidità e potrebbe essere considerato il dissesto più breve mai registrato. Ora possiamo guardare al futuro con maggiore ottimismo e entusiasmo, certi che gli obiettivi che ci siamo prefissati per una Taormina con una marcia in più sono ormai a portata di mano. Siamo finalmente liberi!". L’entusiasmo del sindaco Cateno De Luca è alle stelle dopo l’uscita dal dissesto con l’approvazione del piano di estinzione dei debiti da parte della Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali del Ministero dell’Interno. Trionfalismi che vengono contestati dal gruppo di minoranza “Noi, Taormina” che fa riferimento all’ex sindaco Mario Bolognari: "Basta menzogne su questa vicenda, basta attribuirsi meriti senza avere fatto nulla - affermano i consiglieri Marcello Passalacqua, Lucia Gaberscek e Andrea Carpita - la chiusura del dissesto non è frutto della cosiddetta manovra “Salva Taormina”, ma del lavoro duro e coerente fatto dal luglio 2021 dalla Giunta e dal Consiglio in carica a quel tempo. A disposizione dell’Osl erano stati messi 14 milioni di euro e il bilancio stabilmente riequilibrato è stato fatto, approvato dal Ministero e reso operativo dal 2022. Le somme successive sono il frutto della riscossione effettuata da una ditta privata incaricata da noi e relativa a crediti vantati dal Comune per gli anni antecedenti il 31 dicembre 2020. Tutto questo dimostra che l’Amministrazione Bolognari ha avuto ragione sia a dichiarare il dissesto sia a programmare la riscossione degli anni precedenti. Il 'Salva Taormina' non c’entra niente con il dissesto - rimarca l’opposizione - riguarda aumenti indiscriminati di tasse che l’attuale Amministrazione sta utilizzando per le spese del 2024, con incarichi e lavori affidati senza alcuna procedura pubblica. E non poteva essere diversamente, visto che i debiti del passato vanno pagati con somme relative al passato”. 

Parole alle quali ha replicato duramente De Luca, accusando Bolognari di codardia: “Il 17 luglio 2023, dopo appena un mese dal mio insediamento, l'Organismo di liquidazione ha chiesto, entro 30 giorni, 12 milioni di euro - ribatte il sindaco - per procedere alla chiusura della transazione con Impregilo, che rappresentava oltre il 50% della massa dei debiti accumulati dal Comune, e il 13 ottobre abbiamo bonificato sul conto dell’Organismo ben 12 milioni per chiudere la trentennale squallida vicenda del lodo Impregilo. Con il Salva Taormina, approvato il 31 luglio scorso dal Consiglio comunale, abbiamo ricavato queste ed altre somme. Ricordiamo a Bolognari che quando mi sono insediato le tasse erano già al massimo e non era possibile aumentarle ulteriormente, si è proceduto solo ad adeguare le tariffe dei servizi municipali ai costi effettivi ricavando le risorse per finanziare la fuoriuscita dal dissesto. Ho preso l’impegno a confrontarmi in Consiglio comunale su ogni singola fase che ha generato l’ingiusto dissesto e sono pronto, anche subito, al confronto pubblico in piazza con Bolognari e i suoi compagni di merenda. In ogni caso ci penserà la Corte dei conti a fare luce sulle responsabilità del dissesto - conclude De Luca - considerato che il sistema Taormina che ha coperto truffaldini e truffatori è stato ampiamente protetto dal Palazzo municipale anche mediante la falsificazione dei bilanci comunali e dell’Asm”.


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