Elezioni a Nizza, Articolo 1: "Serve discontinuità con il passato, no all'usato sicuro"
di Redazione | 06/02/2022 | POLITICA
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I consiglieri Foscolo e Gregorio
“Per Nizza serve un’alternativa e occorre discontinuità nel metodo e nel merito, per offrire una proposta di profondo cambiamento. Sì al confronto sui temi, ma serve superare il quadro esistente ed evitare ritorni al passato”. A dirlo è Articolo 1, in una nota a firma del coordinatore della zona jonica Pippo Parisi, dopo una riunione svoltasi nei giorni scorsi alla presenza del segretario provinciale Domenico Siracusano, per valutare la situazione politica in vista delle imminenti elezioni amministrative. “In tale contesto è stato evidenziato come l’attività dei consiglieri comunali di minoranza espressione i Articolo Uno, Carlo Gregorio e Nella Foscolo, abbia evidenziato i limiti strutturali di una esperienza amministrativa che in cinque anni non ha saputo rispondere, in alcun modo, alle sfide che la comunità nizzarda aveva e ha di fronte - esordisce il partito - sono del tutto palesi i limiti dell’attuale amministrazione per la carente gestione delle pandemia; l’insufficienza del sistema di raccolta differenziata, con il contestuale aumento delle aliquote; il malfunzionamento del depuratore consortile, con sversamento dei liquami a mare e conseguente grave disagio dei bagnanti e della popolazione residente; l’impostazione e la gestione del project financing del cimitero; a cui si aggiunge la preoccupante situazione debitoria dell'Ente, rispetto alla quale non si sono assunte le iniziative che un condizione cosi delicata avrebbe suggerito. Ma la giunta Briguglio è fallimentare soprattutto perché non ha un piano strategico rispetto al ruolo e alle funzioni che il Paese dovrebbe svolgere all’interno del comprensorio jonico - sostiene Articolo 1 - in una fase in cui tale comprensorio è chiamato a compiere scelte comuni decisive per il suo futuro, come nel caso della dismissione dell’attuale tracciato ferroviario, con le grandi opportunità che potrebbe offrire. La mancata adesione all'Unione dei Comuni, in questo quadro, rappresenta un gravissimo errore. Così Nizza ha perso da tempo un possibile ruolo baricentrico; tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi vent’anni, come anche l’attuale, non hanno saputo elaborare una visione strategica finalizzata a cogliere appieno le possibilità di sviluppo che vengono dalle risorse del territorio: il rapporto con il mare da un lato e la rivalutazione delle aree collinare e interne”. Secondo Parisi “occorre sicuramente ripartire dai temi, tenendo insieme quelli quotidiani con quelli di prospettiva, ma è ineluttabile, come nella riunione da tutti è stato sottolineato, superare allo stesso tempo, l’attuale quadro politico-amministrativo e, con maggiore determinazione, evitare salti nel passato, non ritenendo che l’’usato sicuro’ possa essere una risposta ancora valida". Il riferimento sembra rivolto all'ipotesi di ritorno in campo di amministratori del passato, uno dei quali potrebbe essere l'ex sindaco Giuseppe Di Tommaso. Nelle scorse settimane Articolo 1 ha incontrato una delegazione del Partito democratico, alla presenza dei rispettivi segretari provinciali, "proponendo la strada della discontinuità come percorso imprescindibile per avviare un progetto comune, capace di costruire una prospettiva di forte alternativa nel merito delle questioni, e di promuovere un metodo dell’amministrare fondato sulla trasparenza e sulla partecipazione. Cambiare il metodo, ma anche sapere offrire al paese una nuova classe dirigente, appassionata e competente - evidenzia Articolo 1 - avviare un percorso capace di superare le divisioni del recente passato e in grado di porre al centro il superiore interesse della comunità nizzarda. È il tempo delle scelte e non della melina a centrocampo, per usare una metafora calcistica. Rispettiamo il dibattito interno alle altre forze politica, ma crediamo che per Nizza sia arrivato il tempo di imboccare con decisione la strada del cambiamento e della trasformazione. Su questo siamo impegnati; per questo ci apriremo al confronto con i soggetti politici presenti, con le forze sociali e con tutte le cittadine e i cittadini che vorranno insieme costruire un’alternativa credibile, responsabile e autonoma. Serve una proposta civica, aperta e inclusiva - conclude il coordinatore della zona jonica - che abbia come orizzonte e come unico obiettivo lo sviluppo di una comunità, che merita molto di più di quello che le hanno offerto le amministrazioni che si sono fin qui succedute”.