Estate a Nizza, è scontro in Consiglio. Il sindaco ordina lo sgombero del lungomare
di Andrea Rifatto | 21/08/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 21/08/2018 | POLITICA
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Lo scontro in Consiglio comunale
“Avete fallito, dimettetevi”. “Chiediamo scusa al paese". È l’estrema sintesi del Consiglio comunale svoltosi oggi a Nizza di Sicilia con all’ordine del giorno la discussione sulla manifestazione “Estate Nizza in festa 2018”, che prevedeva l’allestimento di numerosi stand sul lungomare e la realizzazione di eventi serali con ospiti di spessore. Un’iniziativa che si è rivelata un clamoroso flop vista l’incapacità dell’organizzatore, la Ptm Management di Catania, di garantire l’effettivo svolgimento di quanto promesso al Comune. Tanto che ieri il sindaco Piero Briguglio ha inviato alla ditta l’ennesima diffida imponendo di sgomberare il lungomare dagli stand semivuoti e da quanto rimane ancora depositato, dando mandato alla Polizia municipale di verificare che ciò avvenga. Una manifestazione che era stata presentata come di grande spessore, con un programma di eventi dal 30 luglio al 26 agosto. Ma già all’esordio, avvenuto con qualche giorno di ritardo, si è capito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto e il primo segnale in tal senso è stato l’annullamento del concerto di Michele Zarrillo, previsto per domenica 5 agosto. Un flop ampiamente discusso in aula nel corso di un’accesa seduta dove non sono mancati gli scontri tra maggioranza e opposizione, con quest’ultima, che aveva chiesto la convocazione del Consiglio di oggi per discutere un’interrogazione sull’argomento, che ha accusato l’Amministrazione di essersi affidata ad un organizzatore esterno senza fare opportuni controlli e valutazioni, lamentando violazioni procedurali e lanciando ombre anche sul coinvolgimento di parenti di amministratori, chiedendo infine le dimissioni di sindaco e assessori. Il primo cittadino ha chiesto scusa alla cittadinanza per quanto accaduto, “con umiltà nel rispetto di tutti e principalmente del buon nome di Nizza”. Il gruppo di minoranza “RinnoviAmo Nizza” ha contestato con il capogruppo Giovanni Vega l’assenza di criteri oggettivi per la scelta della Ptm Management piuttosto che dell’altra società proponente, parlando di “decisione arbitraria e illegittima assunta dalla Giunta l’1 giugno senza averne le competenze tecniche” e ha chiesto di poter visionare le due proposte arrivate in municipio, ricevendo come risposta dal presidente del Consiglio Carmelo Miceli che gli atti sono visionabili facendo richiesta agli Uffici. “Non c’è stata trasparenza” – ha rimarcato Vega, che a nome del gruppo ha poi diffidato sindaco e giunta “a porre in essere quanto necessario per rimuovere gravi e palese violazioni di legge, a verificare la sussistenza di responsabilità a carico dei funzionari comunali" e chiesto a sindaco "di dimettersi per palese incapacità a programmare in modo legittimo e proficuo le attività del Comune”. “Non si consegnano le chiavi della città ad estranei senza assicurarsi chi siano – ha aggiunto il collega di opposizione Carlo Gregorio – doveva essere l’evento del secolo ma si è passati dalle stelle alle stalle”. Coinvolto nella discussione anche l’assessore agli Spettacoli Giancarlo Forlese, accusato nei giorni scorsi sui social network di incapacità nel gestire l’evento e invitato a dimettersi: “Lui non ha colpe ma non poteva cedere lo scettro all’assessore Natale Briguglio, che ha organizzato l’evento – ha evidenziato Gregorio – Forlese è un capro espiatorio ma la responsabilità è di tutti, avete fallito tutti e dovete lasciare la nave”. L’assessore agli Spettacoli ha respinto la richiesta di dimissioni arrivata tramite Facebook, qualificando come ominicchi e imbecilli quanti lo hanno tirato in ballo commentando sui social. “Se il sindaco dovesse manifestare anche un semplice disappunto per il mio operato, mi dimetterò prontamente dalla carica. Ho rinunciato ad occuparmi della manifestazione perché la proposta è arrivata da un altro assessore e da me è stata ritenuta valida”. Sulla scelta della Ptm sindaco e assessori hanno replicato che è avvenuta in base al programma di eventi ritenuto migliore rispetto a quello della ditta concorrente. Duro l’intervento della consigliera di opposizione Nella Foscolo: “Abbiamo tre certezze: Nizza è stata derisa da tutta la riviera jonica ed oltre, l’Amministrazione ha dimostrato di non essere in grado di amministrare il paese e la Ptm management ha giocato d’azzardo, vendendo quanto non possedeva, ma prevedeva di possedere. Quello che invece rimane un mistero è se ha “azzardato” un gioco solitario oppure ha giocato d’azzardo in buona compagnia. Pertanto sindaco, abbandoni la tracotante arroganza che ha, sin qui, caratterizzato il suo mandato e con umiltà riconosca il clamoroso fallimento, che ha danneggiato, umiliato e oltraggiato Nizza e di cui lei, nel suo ruolo di capo del governo locale è il maggiore responsabile. La politica è responsabilità, competenza, dovere e scelta, chi sbaglia in maniera così inconfutabilmente clamorosa ha il dovere di rimettere il suo mandato”. La consigliera ha rilevato come il sindaco "avrebbe avuto attivare accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, prima di rilasciare il nulla osta alla Ptm Management”, che inizia la sua attività il 15 maggio 2018 e corre, immediatamente, al Comune , proponendo di trasformare Nizza nel paese dei balocchi". Poi ha gettato un‘ombra chiedendo all’assessore Briguglio se siano vere le “voci insistenti” secondo le quali un suo familiare o affine abbia collaborato con l’organizzatore dell’evento nizzardo, “al punto da chiedere anche informazioni per affitto di appartamenti in previsione dell’evento faraonico”. Briguglio, spiegando di aver curato lui la manifestazione in accordo con l’assessore Forlese e di conoscere già in precedenza il titolare della Ptm Management, ha ammesso l’errore dell’Amministrazione, commesso nell’intento di portare a Nizza un evento senza precedenti, respingendo tutte le altre accuse: “Accuse a cui non rispondo perché scadrei in un contesto dal basso profilo basso, non mi sono mai permesso di tirare in ballo questioni di carattere familiare” – ha replicato alla Foscolo. Parole, quelle della consigliera di minoranza, che hanno scatenato anche la reazione del capogruppo di maggioranza Alessandro Interdonato: “Lei denigra e accusa consiglieri o assessori riferendo parole di eventuali terze persone solo per discredito nei confronti della maggioranza, un comportamento vergognoso nei confronti del Consiglio e del pubblico Si assuma le sue responsabilità e dica chi le ha detto queste voci”. “Ho il diritto di fare domande – ha ribattuto Nella Foscolo in un siparietto finale prima della chiusura del Consiglio – e mi sta intimidendo”.
“L’intento dell’Amministrazione era quello di offrire alla comunità un progetto differente e innovativo, per certi versi più interessante – ha esordito il sindaco – il programma ricco di eventi e senza oneri per il Comune proposto dalla Ptm ci ha indotto a dare fiducia a questa società, vocato unicamente a dare un taglio diverso all’estate nizzarda. Gli avvenimenti, purtroppo, ci hanno colto di sorpresa, in quanto la società non ha rispettato gli impegni assunti, sia in ordine all’inizio dell’evento che alle singole manifestazioni di cui si era fatta carico esclusivo. Le spiegazioni fornite a seguito di due diffide da me inviate per il suo comportamento sono risibili, non ponderate o sostenibili ed è evidente il danno di immagine causato per non aver rispettato quanto programmato e pubblicizzato, che la Ptm avrebbe dovuto offrire gratuitamente e soprattutto per avere deluso le aspettative della nostra comunità. Sulle responsabilità della Ptm pare abbiano influito negativamente concause esterne, strani episodi allo stato poco comprensibili che stiamo valutando. Siamo persone che guardiamo sempre negli occhi i nostri interlocutori anche nei momenti di impasse e difficoltà, sappiamo fare ammenda e tesoro delle critiche per ciò che non è stato possibile mettere in ordine tempestivamente e per ciò che si potrebbe fare sicuramente meglio. Solo non facendo nulla non si commettono errori. Le scusanti offerte dalla Ptm sono ben poca cosa rispetto al tradimento morale che abbiamo subito tutti, Amministrazione e comunità e pertanto verrà data esecuzione ad idonei atti per la tutela dell’immagine di Nizza. Nei mesi di luglio e agosto Nizza non ha subito un calo di turisti e villeggianti ma è chiaro che sono state deluse le aspettative di tanti, essendo venute meno le manifestazioni di supporto che prevedevano anche la presenza di artisti di spessore. L’Amministrazione ha creduto con convinzione mista ad apprensione, data la portata dell’evento, di aver fatto una scelta nell’interesse della comunità affidando l’evento a una società che non si sarebbe occupata solo di installare stand commerciali ma avrebbe allietato le serate con un ricco programma. Ma così non è stato. Un’amministrazione responsabile, un sindaco responsabile nel rendersi conto che quanto accaduto può essere considerato un errore di valutazione politica, ha il dovere di chiedere scusa alla cittadinanza, ha il dovere morale di farlo in Consiglio, nel rispetto della propria comunità e del mandato elettorale, non sui social. Chiedo scusa alla comunità con umiltà nel rispetto di tutti e principalmente nel rispetto del buon nome di Nizza”