Sabato 23 Novembre 2024
Decreto del presidente della Regione. A Ribaudo le funzioni del Consiglio


Ex provincia di Messina: Accorinti nominato sindaco metropolitano

10/03/2018 | POLITICA

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Renato Accorinti

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, con decreto dell'8 marzo 2018 ha nominato al vertice della Città Metropolitana di Messina il sindaco Renato Accorinti che torna, dopo un breve periodo, alla guida di Palazzo dei Leoni con i poteri del sindaco metropolitano e della Conferenza metropolitana. Nello stesso atto di incarico si dispone che le funzioni del Consiglio metropolitano sono assegnate al commissario straordinario Filippo Ribaudo, alto dirigente in pensione che ha già ricoperto, nel corso della sua lunga e prestigiosa attività amministrativa vari ruoli tra cui quello di segretario generale del Comune di Messina. La decisione del governatore siciliano segue a distanza di pochi giorni la nota ufficiale del commissario straordinario Francesco Calanna, che esattamente lunedì scorso aveva ufficialmente rimesso nelle mani di Musumeci il proprio mandato. “Il Presidente della Regione ha preso atto delle mie dimissioni rassegnate nelle sue mani – ha dichiarato Calanna – e ha provveduto ad reinsediare Renato Accorinti quale sindaco della Città metropolitana e a nominare Commissario per il Consiglio metropolitano Filippo Ribaudo. A loro, che mi sostituiranno alla guida della Città metropolitana, va il mio saluto di benvenuti e il mio augurio di buon lavoro. Mi congedo da questa impegnativa esperienza con animo lieto e ottimista, certo che questo importante e strategico ente intermedio saprà lavorare per ridare fiducia e prospettive al territorio che amministra e guida. Al mio ufficio di Gabinetto, ai dirigenti, ai funzionari e al personale tutto va il mio grazie per la leale e competente collaborazione e, infine ma non per ultimo, un ringraziamento va agli esperti che mi hanno coadiuvato a titolo gratuito con grande professionalità".

"Sono stati mesi impegnativi, non ci siamo risparmiati, abbiamo ridato centralità all’ente conseguendo risultati importanti – ha sottolineato Francesco Calanna – abbiamo evitato il dissesto, avanzato la proposta di rimodulazione dei programmi di spesa per la realizzazione delle infrastrutture, avviato il piano di rafforzamento amministrativo che, se attuato, consentirà all’ente di spendere le risorse assegnate. Inoltre, l’insediamento del tavolo della concertazione e della programmazione e dei tavoli tematici è stato apprezzato dalla conferenza nazionale di Venezia dei sindaci metropolitani poiché, con l'ausilio di tali sistemi operativi, diventano lo strumento utile e democratico per costruire l’agenda e quindi il piano strategico dell’ente. L’elenco delle cose fatte, piccole e grandi, è lungo e non voglio perdermi in uno schema enunciativo e freddo, lascio  con la consapevolezza di aver operato sempre con il massimo impegno e di aver fatto sino in fondo il mio dovere, nel massimo rispetto dell’istituzione che ho avuto l’onore di guidare. Un saluto a tutte le autorità civili, militari ed ecclesiastiche del territorio metropolitano alle quali desidero esprimere un sentito ringraziamento per la collaborazione accordatami. Un grazie anche alla stampa che, puntualmente, ha reso un servizio alla collettività informandola con grande rigore professionale e deontologico. Mi auguro che presto la Corte Costituzionale possa mettere la parola fine al conflitto istituzionale tra Stato e Regione Sicilia, consentendo la democratica elezione degli organi di governo di questi importanti e strategici enti intermedi. Un saluto e un augurio di buon lavoro va anche al presidente della Regione siciliana: so quanto impegnativo sia il suo compito nel governo della nostra Sicilia in affanno, ma so anche che darà il massimo del suo impegno e per questo le chiedo un'attenzione particolare per questo ente che assume una rilevanza particolare per la rinascita economica e occupazionale del nostro territorio. Ho scelto di rimanere alla guida dell'ente, sino alla data in cui le ho rimesso il mandato, pur avendo verificato immediatamente la difficile condizione amministrativa in cui versava, assumendone senza alcuna titubanza tutte le responsabilità. L'ho fatto per dare un segno di credibilità a tutti coloro che credono con orgoglio in una Sicilia migliore”.


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