Finanziaria regionale, pioggia di fondi per la riviera jonica messinese
di Andrea Rifatto | 01/05/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 01/05/2018 | POLITICA
4038 Lettori unici
La riviera jonica
Con 35 voti favorevoli e 28 contrari l’Assemblea regionale siciliana ha dato ieri sera il via libera alla Finanziaria, la prima dell’era Musumeci. Un’approvazione arrivata dopo lunghe giornate di confronto, anche duro e serrato, senza ostruzionismo da parte delle opposizioni e un ritmo molto sostenuto voluto dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, per arrivare all’obiettivo entro la scadenza del 30 aprile. L’accelerazione ai lavori d’aula è stata possibile soprattutto grazie ai due principali maxi-emendamenti presentati dalla Commissione Bilancio. Il secondo di questi, “il comm-1” da 250 milioni di euro, contiene alcuni sub-emendamenti dei Cinque Stelle e della Commissione Bilancio ed è stato contestato proprio dai grillini che hanno definito alcune norme come “clientelari” e quasi nominative sui destinatari dei territori. L’Ars l'ha comunque approvato, con una miriade di riserve al fondo per le autonomie locali, che da eccezione sono divenute praticamente la regola, con i deputati che hanno presentato norme per garantire fondi ai propri comuni. Tra questi sono diversi i centri della riviera jonica messinese interessati che riceveranno i contributi. Comuni virtuosi nella raccolta differenziata Bandiera blu e verde Borghi più belli d’Italia Scuole degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari Comuni con danni dell'alluvione 2009 Comuni in dissesto e con piano di riequilibrio approvato
Un bel bottino da 5 milioni di euro va ai comuni che nel 2017 e nel 2018 hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata in materia di rifiuti solidi urbani: 2,5 milioni saranno ripartiti in base alla densità demografica, altri 2,5 milioni in base al numero dei comuni che hanno superato la percentuale, tra l’altro quella minima imposta dalla legge. Lo prevede un emendamento proposto dal deputato Cateno De Luca (Misto) e approvato dall’Ars. I dati sono stati ricavati da quelli forniti dall’Ufficio speciale per la raccolta differenziata della regione Sicilia. Trentuno i comuni che sono stati inseriti nella classifica dei più virtuosi (sei quelli messinesi): nella riviera jonica figura solo S. Teresa di Riva (dove De Luca è stato sindaco dal 2012 al 2017), con una percentuale del 74,84% (che sale all’80% calcolando il compostaggio dell’umido) che otterrà complessivamente dalla Regione la somma di 388mila 241 euro. Un bel gruzzoletto che potrà essere impiegato per migliorare ulteriormente i servizi in materia di raccolta differenziata e pulizia del territorio.
Ai comuni che hanno conseguito nel 2017 la Bandiera Blu dalla Fee per la certificazione della qualità ambientale delle località balneari o la Bandiera verde assegnata dai pediatri italiani alle località marine con caratteristiche adatte ai bambini, vanno rispettivamente 700mila e 300mila euro, per un totale di 1 milione di euro, grazie a un emendamento proposto da Cateno De Luca, Michele Catanzaro, Edy Tamajo e Carmelo Pullara. I contributi saranno ripartiti per il 50% in base alla densità demografica e per il restante 50% in base al numero di comuni che hanno ottenuto i riconoscimenti. Le somme dovranno essere destinare all’attivazione e al potenziamento di interventi e servizi di accoglienza e promozione territoriale e turistica. Nella riviera jonica le somme arriveranno a S. Teresa di Riva, che riceverà 182mila 178 euro per la Bandiera blu e Giardini Naxos, che otterrà 44mila 109 euro per la Bandiera verde (riconfermata anche per il 2018).
Un milione di euro, in virtù di un emendamento dei deputati Vincenzo Figuccia, Cateno De Luca e Basilio Catanoso, andrà ai comuni che hanno conseguito il riconoscimento di Borgo più bello d’Italia (700mila euro) e il titolo di Borgo dei Borghi (300mila). Il tetto massimo della somme concessa ad ogni comune non può essere superiore a 100mila euro per entrambi i riconoscimenti. Le somme dovranno essere spese per l’attivazione o il potenziamento di interventi e servizi destinati all’accoglienza e alla promozione territoriale e turistica. Savoca, uno dei borghi più belli d’Italia, riceverà un contributo di 69mila 040 euro, così come Castelmola, che otterrà 38mila 496 euro. Un emendamento che è stato fortemente voluto anche dai sindaci siciliani dei comuni inseriti nel circuito nazionale dei borghi.
Un articolo della Legge finanziaria, proposto da Cateno De Luca e sostenuto anche da Valentina Palmeri del M5S, prevede l’assegnazione di 1,5 milioni di euro destinati ai comuni che hanno ottenuto finanziamenti pubblici per l’attivazione o vogliono attivare scuole di antichi mestieri e tradizioni popolari. La somma è suddivisa in 750mila euro per l’acquisto di arredi e attrezzature e 750mila euro per le spese di avviamento e promozione. Nella zona jonica è Fiumedinisi (comune di origine di De Luca e dove è stato sindaco dal 2003 al 2012) ad aver realizzato negli anni scorsi, grazie a un finanziamento pubblico da oltre 2 milioni di euro, una scuola degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari in fase di attivazione.
Un emendamento proposto da De Luca e approvato dall'Assemblea assegna 500mila euro ai comuni della zona jonica confinanti alla città di Messina che hanno subito danni nel corso dell'alluvione dell'ottobre 2009: le somme saranno dunque assegnate a Scaletta Zanclea e Itala. Per il capoluogo peloritano previsti altri 500mila euro per la rivitalizzazione urbana dei villaggi di Giampilieri, Molino, Pezzolo, Santo Stefano.
Altri fondi stanziati in Finanziaria riguardano tre milioni di euro complessivi che vanno ai Comuni con piano di riequilibrio già approvati dalla Corte dei conti (nella jonica figura Giardini Naxos) e 700mila euro per i Comuni in dissesto (in zona Scaletta Zanclea).