Fiumedinisi, approvati i correttivi sui bilanci: "Paese in crisi e tagli ai trasferimenti"
di Andrea Rifatto | 30/03/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 30/03/2018 | POLITICA
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Il sindaco Giovanni De Luca
Via libera in Consiglio comunale a Fiumedinisi alle misure correttive predisposte dalla Giunta dopo le irregolarità contabili rilevate dalla Corte dei conti Sicilia sul Rendiconto 2015 e sul Previsionale 2016-2018. La relazione predisposta dal sindaco Giovanni De Luca, che detiene anche la delega al Bilancio, e dal responsabile dell’Area Finanziaria, Cateno Bonarrigo, è stata approvata dal gruppo di maggioranza, mentre l’opposizione ha preferito astenersi. L’Amministrazione ha risposto con un documento di sei pagine ai 19 motivi di deferimento individuati dai magistrati contabili, che avevano manifestato forte preoccupazione in ordine alla tenuta degli equilibri di bilancio e sull’affidabilità dei risultati di amministrazione, scrivendo come la violazione dei principi contabili avesse influito sulla veridicità dei risultati di amministrazione, denotando una sottostima ed un possibile occultamento del disavanzo, con il rischio di pregiudicare la governabilità dei conti e gli equilibri presenti e futuri del Comune. Ciascuno dei rilievi della Corte è stato passato in rassegna con relative le misure da intraprendere. “Si procederà ad adeguare, entro i termini assegnati per l’approvazione del rendiconto di gestione 2017 (30 aprile), gli accantonamenti insufficienti o mancanti e rimodulare i risultati di amministrazione del 2015 e 2016 – spiega il sindaco – tuttavia è opportuno ricordare che in occasione del rendiconto 2016 (ancora non esaminato dalla Corte) erano già state superate alcune delle criticità oggetto delle misure correttive, a partire proprio dagli accantonamenti per fondo crediti di dubbia esigibilità, fondo anticipazione liquidità e indennità di fine mandato, che avevano determinato un disavanzo di amministrazione di 276 mila euro, che l’Ente ha deliberato di ripianare negli esercizi 2018 e 2019”. De Luca: “Soffriamo la carenza di liquidità”. “Con la rideterminazione dei risultati 2015 e 2016 si avrà naturalmente un maggiore disavanzo, a cui l’Ente dovrà fare necessariamente fronte con gli strumenti normativi previsti, di certo in maniera consapevole e responsabile e con il coinvolgimento dell’intera Amministrazione comunale (dipendenti, organo esecutivo e consiliare – evidenzia il sindaco. Diverse misure sono state intraprese negli anni precedenti, in particolare nella direzione di rafforzare per quanto possibile l’autonomia finanziaria dell’Ente, con l’attuazione di un piano di recupero tributario (Ici, Imu e Tarsu) pluriennale e l’attivazione del servizio interno di riscossione coattiva a mezzo ingiunzione fiscale. È evidente che rivestono un peso determinante, specie nella determinazione degli accantonamenti obbligatori, le difficoltà a riscuotere i crediti (molti dei quali nei confronti di altre Pubbliche Amministrazioni con procedure esecutive già avviate) ed i conseguenti ritardi nello smaltimento dei debiti. Dunque sarà fondamentale imprimere una ancora più forte accelerazione sotto questo aspetto. In ogni caso, nonostante soffriamo inevitabilmente, come tanti altri Comuni, soprattutto medio-piccoli, dell'enorme e costante riduzione dei trasferimenti statali e regionali degli ultimi otto anni, con l'aggiunta dei tagli indiretti rappresentati dagli obblighi di accantonare ogni anno i vari fondi a tutela degli equilibri di finanza pubblica – conclude De Luca – continuiamo a garantire i servizi pubblici essenziali e ci sforziamo di dare il meglio alla cittadinanza, pur tra tante difficoltà legate anche alla diffusa carenza di liquidità di cui soffrono spesso le famiglie e, di conseguenza, gli enti locali” Per il capogruppo di minoranza Tino Cannetti “bisognerà adesso vedere se la Corte di conti riterrà sufficienti le misure adottate dal Comune ma a nostro avviso la situazione rimane comunque molto critica”. “Fiumedinisi paga ogni anno rate di mutui per 300mila euro – afferma l’esponente di opposizione – per opere pubbliche realizzate negli anni scorsi che forse sono anche utili ma non necessarie. La situazione in paese è difficile, non vi è un indotto economico e le famiglie hanno difficoltà a pagare i tributi che il Comune continua ad inviare anche per gli anni precedenti seppur in diversi casi si tratta di importi già versati. E sono somme che vengono messe in bilancio quando invece non vengono incassate”.