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Fiumedinisi, la minoranza accusa: “Bilancio non veritiero e Comune in fallimento”
di Andrea Rifatto | 24/06/2016 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 24/06/2016 | POLITICA
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Francesco Repici, Nino Maisano e Gaetano Ricca
“Riteniamo che il Bilancio consuntivo 2015 del Comune di Fiumedinisi sia non veritiero e non corretto e che l’Ente debba considerarsi in stato fallimentare, non solo per l’anno 2015 ma anche per gli anni precedenti, come già più volte segnalato alla Corte dei conti regionale in sede di discussione dei bilanci preventivi e consuntivi”. È quanto sostengono i consiglieri di minoranza Francesco Repici, Nino Maisano e Gaetano Ricca, che nell’ultima seduta del Consiglio comunale hanno espresso voto contrario sul documento di rendicontazione economico-patrimoniale-finanziario redatto dall’Amministrazione del sindaco Alessandro Rasconà e approvato dall’Aula con i voti del gruppo di maggioranza. I tre esponenti dell’opposizione (assente perché fuori sede Orazio De Francesco) hanno motivato la loro scelta leggendo una dichiarazione di voto con la quale hanno rilevato una serie di criticità e passaggi a loro dire poco chiari che costituirebbero “diffuse violazioni tali da incidere sulla sostanza e sulla forma del documento contabile, fino a stravolgerne il risultato economico e patrimoniale e al punto da far ipotizzare un deficit patrimoniale di qualche decina di milioni di euro”. Repici, Maisano e Ricca evidenziano l’iscrizione di 28 milioni 829mila euro di beni immobili (disponibili, indisponibili e demaniali) nel fondo ammortamenti, “che poi vengono indicati nel patrimonio netto (e non si capisce come) per 17milioni 295mila, senza che sia dato conoscere, in assenza del prospetto obbligatorio, la provenienza di detto valore che appare sproporzionato, almeno triplicato tenendo anche conto dell’inutilità di molti cespiti per il fine cui erano destinati e in assenza di assoluta manutenzione e perché frutto di finanziamenti speculativi”. A ciò aggiungono il fatto che nel Consuntivo 2015 “non vengono indicate le partecipazioni (valore e %) nelle società o in altri organismi di diversa natura, né viene allegato il prospetto contenente debiti e crediti. Tale violazione – sostengono i tre consiglieri – potrebbe contribuire ad alimentare notevolmente il dissesto esistente da diversi anni. Il capitolo ‘Patrimonio netto’ risulta mancante di tutte le voci appropriate: a titolo di esempio – proseguono – non viene indicato il risultato economico negativo di 32mila 996 euro con elevate probabilità di lievitazione, anche a motivo che una buona parte di crediti dei contribuenti esposti per 784mila 182 euro non saranno riscossi. Si rilevano ratei e risconti esposti indistintamente nell’attivo e nel passivo per 32 milioni 674mila euro, senza indicarne la composizione di essi. L’esposizione debitoria sovraccaricata da mutui e prestiti per 5 milioni 434mila euro e da anticipazioni di cassa per 376mila 480 euro sembra e con ogni evidenza insostenibile – aggiungono inoltre Francesco Repici, Nino Maisano e Gaetano Ricca – e le entrate tributarie e dei pubblici servizi (870mila 543 + 214mila 681), ammesso che possano essere riscosse, coprirebbero abbondantemente solo i costi del personale (965mila 983), rimanendone fuori esemplificativamente solo i costi per i servizi (614mila 126) che appaiono esorbitanti in mancanza di un’adeguata informativa e il costo per materiali di consumo (94mila 369), anch’essi non proporzionati. In presenza dello sfascio sopra rappresentato, sfugge la consistenza dell’attività svolta dal revisore – concludono gli esponenti dell’opposizione di Fiumedinisi – in merito alla quale, con separata istanza, faremo richiesta congiunta allo stesso e al sindaco per avere delucidazioni in merito”.