Martedì 07 Maggio 2024
Presentata un'interrogazione sui lavori sul lungomare e sulle conseguenze ambientali


Fogna in spiaggia a Nizza, la minoranza incalza il sindaco: "Non c'erano altre soluzioni?"

di Andrea Rifatto | 20/09/2022 | POLITICA

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La fossa ricoperta di sabbia

Vuole vederci chiaro il gruppo consiliare di minoranza di Nizza in merito allo sversamento di liquami fognari che si è verificato nei giorni scorsi sulla spiaggia all’estremità nord del paese. I consiglieri Agatino Di Blasi, Concita Isaja, Antonino Leone e Giuseppe Di Tommaso hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta al sindaco Natale Briguglio, inviandola anche alla Capitaneria di Porto, al Demanio marittimo, all’Azienda sanitaria provinciale, all’Arpa, all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, all’Assessorato regionale delle Autonomie locali-Servizio ispettivo, al prefetto e alla Stazione Carabinieri di Roccalumera. Gli esponenti del gruppo “Pace e Futuro” ripercorrono quanto accaduto e i provvedimenti emanati dal primo cittadino, a partire dall’ordinanza 119 del 9 settembre per l’esecuzione dei lavori urgenti di sistemazione delle elettropompe della stazione di sollevamento di via Mazzini, in seguito alla segnalazione di fuoriuscita di liquami fognari sull’arenile in corrispondenza di via Volturno per un corto circuito della pompa di sollevamento da 30 Kw: “Si è rilevata la necessità di provvederne alla riparazione e sono stati affidati i lavori urgenti di sistemazione delle elettropompe ad una ditta di Furci Siculo - scrive l’opposizione - la stessa ordinanza veniva subito revocata e, con le stesse motivazioni e nuova ordinanza, la 120, i lavori urgenti di sistemazione elettropompe venivano affidati a una ditta di Roccalumera. Le due ordinanze sono state inoltrate a Capitaneria di Porto, Assessorato regionale Territorio e Ambiente, Asp, Arpa e Carabinieri e sabato 10 settembre è stata firmata un’altra ordinanza sindacale, la 121, per l'esecuzione di uno scavo da eseguirsi sull'arenile per impedire lo sversamento di liquami fognari a mare - proseguono i consiglieri - lavoro affidato ad un’altra ditta di Roccalumera. In effetti in poco tempo è stata creata una grande fossa maleodorante, a metà dell'arenile, delle dimensioni di circa 15 x 15 metri, contenente una grande quantità di liquami fognari”. Fossa che ieri è stata ricoperta con la sabbia, dopo un intervento che sembrerebbe di disinfezione tramite lo spargimento di una polvere bianca.

Il 12 settembre Di Blasi, Isaja, Leone e Di Tommaso, dopo che il sindaco ha annunciato di aver ottenuto in prestito dall’Amam di Messina una pompa sostitutiva, hanno chiesto la pubblicazione della foto della struttura di pompaggio dell’impianto di sollevamento di via Mazzini “in modo che fosse evidenziato il numero delle pompe di spinta esistenti e se vi fossero stati altri casi di sversamento di liquami fognari, senza ottenere alcuna risposta”. Poi il 14 settembre arriva una nuova ordinanza sindacale, la 123, per la pulizia di pozzetti e vasca sollevamento dell'impianto di via Mazzini, “non supportata da alcun riferimento di natura tecnica predisposto dall’Ufficio - scrive la minoranza - mentre vi è descritta una articolazione di possibilità interpretative della grave anomalia, articolazione invero assai complessa che però non dà alcuna certezza. Le ordinanze 121 e 123, al contrario delle prime due, non sono state trasmesse agli altri organi - sottolineano i consiglieri - e il 15 settembre abbiamo chiesto se vi era agli atti dell’Ufficio Tecnico una relazione sull’evento e sulle procedure adottate per la soluzione del grave problema igienico-sanitario o documentazione fotografica e perizia di spesa e inoltre la convocazione della commissione consiliare dei lavori pubblici, richiesta rimasta anche in questo caso rimasta senza alcun riscontro”.

Nell’interrogazione viene quindi chiesto al sindaco Briguglio se “è a conoscenza di altri sversamenti nell'arenile causati da malfunzionamenti dell'impianto di sollevamento di via Mazzini, avvenuti anche negli anni precedenti, quando ricopriva la carica di assessore ad Infrastrutture e Lavori pubblici; quali sono state le attività di verifica e manutenzione dell'impianto di sollevamento e dell'adiacente vasca di sedimentazione; se agli atti dell'Ufficio tecnico è presente un documento che descriva quanto accaduto nell'impianto di sollevamento - all'origine dello sversamento dei liquami fognari sull'arenile in corrispondenza della via Volturno - e le cause che l'hanno determinato; se vi è documentazione fotografica della struttura di pompaggio dell'impianto di sollevamento di via Mazzini e dello sversamento in via Volturno; quante sono le pompe di spinta dei liquami previste nella struttura di pompaggio e quali sono state quelle funzionanti fino all'evento che ha causato lo sversamento nell’arenile; di che natura erano i ‘rifiuti filamentosi’ incastrati che intasavano la girante della pompa prestata e da dove provenivano, visto che la stessa pompa era stata posizionata da pochissimo tempo; se è stata individuata la causa che ha determinato il ritorno di una parte del liquame nella vasca, malgrado il perfetto funzionamento della pompa in prestito: se non ha preso in considerazioni altre soluzioni del gravissimo problema, oltre a quella di realizzare uno scavo di grandi dimensioni e capacità sull'arenile per rallentare la corsa della fognatura verso il mare; se non ritiene che quanto accaduto e la sua gestione possano pregiudicare l'auspicata (e attesa da tempo) assegnazione della Bandiera Blu a Nizza di Sicilia; se ha fatto effettuare prelievi e analisi nel tratto di mare adiacente la fossa fognaria dell’arenile e, in caso positivo, i risultati ottenuti; se non ritiene fuorvianti e scorrette le sue dichiarazioni pubbliche che ‘è impensabile che l'impianto di sollevamento della fognatura di tutto il lungomare di Nizza abbia una sola pompa di spinta dei liquami’ e che si tratta di ‘un problema serio che andava risolto prima’.


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