Forza d’Agrò, alberi avvelenati scatenano una guerra politica: salta il Consiglio segreto
di Andrea Rifatto | 15/11/2020 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 15/11/2020 | POLITICA
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Il gruppo di maggioranza (foto archivio)
Ad un anno e mezzo dalle elezioni resta infuocato il clima politico a Forza d’Agrò. L’ultimo scontro si è consumato dopo la denuncia sul web pubblicata dal capogruppo di maggioranza Emanuele Di Cara, che ha raccontato di aver subito l’avvelenamento di circa 25 alberelli di ulivo piantati nel suo terreno: “Questo accade a Forza d’Agrò da quando si è creata la nuova accozzaglia politica, il peggio del vecchio con il peggio del nuovo ha dato frutto a questo tipo di avvenimenti - ha scritto - un’azione povera, come poveri sono coloro che l’hanno commessa ma che fa riflettere con che tipo di persone abbiamo a che fare. Un atto intimidatorio di stampo mafioso, queste azioni sono figlie di un clima ricco di odio”. Di Cara ha fatto sapere di aver presentato denuncia contro ignoti ai Carabinieri. La minoranza consiliare si è però sentita chiamata in causa, parlando di “dichiarazioni fortemente lesive dell’immagine e del decoro del gruppo politico che rappresentiamo, denigrazioni che ledono la reputazione della minoranza e che vanno ben oltre il semplice attacco politico - hanno lamentato i consiglieri Melina Gentile, Giulietta Verzino e Federico Lombardo - è grave che il nostro agire viene associato alla mafia e visto che il consigliere è esponente della maggioranza che guida il paese, è necessario capire se tali gravi affermazioni sono frutto del risultato di un accordo di tutti i componenti della maggioranza o un pensiero del singolo”. A tale scopo il gruppo di opposizione (nella foto sotto) ha chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario e urgente con richiesta di intervento del consigliere Di Cara e la presa di posizione del sindaco e dei consiglieri. La seduta si è tenuta ieri mattina in forma segreta, ossia chiusa al pubblico, in quanto la questione riguarda fatti e comportamenti del consigliere quale persona fisica, ma è durata appena pochi minuti perchè è stata subito rinviata dopo che il gruppo di maggioranza ha presentato una questione pregiudiziale proponendo di non discutere e rinviare l’argomento, visto che il capogruppo ha presentato denuncia ai Carabinieri e ci sono indagini in corso. La minoranza ha invece depositato una richiesta di rinvio per convocare una nuova seduta dell’assemblea cittadina, questa volta non in forma segreta per consentire ai cittadini di assistere, ma la proposta è stata bocciata. L’opposizione nei giorni scorsi aveva replicato duramente ad Emanuele Di Cara con una lunga nota, dichiarandosi estranea ai fatti e pretendendo le scuse pubbliche: “Sono affermazioni gravissime volte ad infangare per l’ennesima volta la nostra reputazione sulla base di mere ipotesi infondate - hanno scritto Gentile, Verzino e Lombardo - siamo convinti che il popolo di Forza d’Agrò e Scifì, anche se politicamente distante dai nostri ideali, si dissoci da questa accuse infondate e denigranti, abbiamo sempre manifestato apertamente il nostro pensiero durante la campagna elettorale e continueremo a farlo con il massimo rispetto verso il prossimo, così come abbiamo fatto nel corso dei Consigli comunali, perchè solo chi ha paura rimane in silenzio e subisce angherie e dispetti”.