Sabato 12 Ottobre 2024
L'interrogazione della minoranza liquidata come presentata all'ente sbagliato


Forza d'Agrò, il sindaco schiva le domande sull'allaccio idrico al chiosco della moglie

di Andrea Rifatto | ieri | POLITICA

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Il sindaco Miliadò ha risposto in aula

Discorsi da bar e pettegolezzi di piazza. Così il sindaco di Forza d’Agrò, Bruno Miliadò, ha bollato in Consiglio comunale l’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza sull’allaccio idrico realizzato ad inizio luglio dalla fontanella pubblica al chiosco di proprietà di sua moglie, con una tubazione installata sulla balaustra di via San Francesco e per un tratto “volante” sull’ingresso di piazza Giovanni XXIII, dopo che il proprietario del rifornimento ha denunciato un furto d’acqua dalla sua utenza. I consiglieri Melina Gentile, Giulietta Verzino e Simone Russo chiedevano se la procedura fosse regolare e se il responsabile dell'Ufficio Tecnico avesse autorizzato i lavori, ma le risposte sono state di tutt’altro carattere: «Le procedure di allaccio e gestione degli impianti idrici sono di competenza dell’Eas e la curiosità della minoranza è stata rivolta all’ente sbagliato - ha detto Miliadò - le attività dei privati e le eventuali controversie tra loro non vengono discusse in Consiglio e non si capisce a che titolo un consigliere comunale possa avere interesse nelle controversie tra privati». 

Per il sindaco, dunque, una questione che non riguarda il Comune semmai l’Eas, anche se quest’ultimo ente in liquidazione già il 24 luglio ha fatto presente che non svolge attività gestionale dell’acquedotto di Forza d’Agrò dal gennaio 2020. «Non capiamo perchè il sindaco si scaldi tanto - ha replicato la consigliera di minoranza Giulietta Verzino - dovrebbe garantire massima trasparenza e rispetto delle regole, se è in regola perchè ha problemi a farci vedere gli atti? La sua è una risposta inutile, questo significa non rispondere ai cittadini - ha aggiunto - sulla struttura annessa al chiosco della moglie sono stati messi i sigilli, in altri posti il sindaco si sarebbe dimesso in attesa che venisse fatta chiarezza sulla situazione della moglie».


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