Martedì 30 Aprile 2024
Defenestramento dalla giunta a due mesi dalle elezioni. Le parole di entrambi


Forza d'Agrò, Miliadò si ricandida a sindaco e manda a casa il suo vice Cacopardo

di Andrea Rifatto | 04/04/2024 | POLITICA

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Cacopardo e Miliadò erano insieme dal 2006

Un rapporto che durava da 18 anni, ma che nell’ultimo anno si era ormai incrinato. Fino alla rottura definitiva, arrivata questa mattina. Il sindaco di Forza d’Agrò, Bruno Miliadò, ha escluso dalla sua giunta comunale l’assessore e vicesindaco Massimo Cacopardo, revocandogli l’incarico che ricopriva dal 2019 con le deleghe a Bilancio, Pubblica Istruzione, Igiene e Commercio, Sanità. Un defenestramento che arriva a due mesi dalle elezioni amministrative, alle quali il primo cittadino uscente sarà ricandidato per tentare di conquistare il secondo mandato consecutivo, dopo mesi di incertezze e dubbi all’interno della sua maggioranza dove non tutti i componenti sembravano convinti dell’opportunità di riproporsi agli elettori. Nel decreto di revoca dell’incarico viene specificato che “a partire dal mese di dicembre 2022, l'assessore Massimo Cacopardo ha mostrato un progressivo o allontanamento dall'Amministrazione comunale, circostanza evidenziata dalla mancata partecipazione alle principali attività amministrative interne e pubbliche e dalle numerose assenze alle sedute della giunta comunale”. 

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’avvicinamento di Cacopardo alla compagine avversaria, capeggiata dalla consigliera di minoranza e candidata sindaco Melina Gentile, nella quale non sarà però candidato al Consiglio comunale ma sosterrà il concittadino Santino Spadaro. Un passaggio che ha spinto Miliadò a mandare a casa il suo vicesindaco, con il quale condivideva un percorso politico sin dal 2006: “Alle giunte partecipava per metà e in quasi tutte da remoto - ci ha spiegato il sindaco di Forza d’Agrò - e ormai sta cercando voti per un candidato dell’altra lista. Visto che sponsorizza un avversario, non potevo continuare a tenerlo in giunta alla vigilia delle elezioni,  non aveva più senso. Sono stato più che educato, ma continuare a venire in municipio e visionare documenti, strumentalizzando il proprio ruolo contro l’Amministrazione, è un comportamento che ritengo molto ipocrita. Era un’offesa per tutti - aggiunge Bruno Miliadò - e la mia decisione è stata condivisa con gli amministratori della frazione Scifì, dove lui svolgeva attività politica. Sicuramente non gode più della fiducia di tutti i componenti dell'Amministrazione". Al posto di Massimo Cacopardo sarà nominato un altro assessore? “Non credo - conclude il sindaco - per soli due mesi non avrebbe senso”.

"Sono soddisfatto del mio operato, limpido, scevro da compromessi, senza attaccamento alla poltrona, senza conti da pagare e senza favori da chiedere - commenta l'ormai ex vicesindaco Massimo Cacopardo - e di aver svolto sempre l’incarico in coscienza e libertà, senza mai avere altro obiettivo che il bene pubblico. Un operato che mi ha permesso di conoscere e lavorare con tante persone, a vario titolo, nel sociale e nell’Amministrazione comunale, con dipendenti che hanno sempre collaborato in ogni mia iniziativa e che hanno percorso con me una parte della loro vita, delle quali ho apprezzato la professionalità e con le quali ho intrapreso ottimi rapporti interpersonali. A loro va il mio più sincero grazie. Grazie a tutti quei concittadini per avermi concesso il privilegio, in tutti questi anni, di rappresentarli, per essermi stati sempre vicini e di avermi sempre dimostrato la loro fiducia: a loro devo tutta la mia gratitudine".


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