Furci: "É Francilia a cercare visibilità, fondi periferie cancellati dalla Lega"
di Redazione | 18/08/2018 | POLITICA
di Redazione | 18/08/2018 | POLITICA
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Triolo, Vita, Rigano e Cocuccio
Le risorse del Bando Periferie sono state distratte su proposta della Lega, partito del sindaco Matteo Francilia che adesso chiede al Governo di fare marcia indietro. Lo sostiene il gruppo di minoranza “Disegniamo il futuro” di Furci in una nota in cui replica duramente al primo cittadino dopo il botta e risposta sulla sua adesione alla Lega e sull’iniziativa avviata da Francilia, che insieme al compagno di partito Fabio Cantarella si è appellato al vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini per far tornare disponibili i finanziamenti per la riqualificazione delle periferie, stoppati al Senato con il decreto Milleproroghe. “Ma quanto è bravo il sindaco leghista di Furci Siculo! Che il sindaco Francilia volesse l'esclusiva sui social e sui giornali, si era capito sin da subito, ma additare la minoranza consiliare di cercare visibilità, con comunicazioni e prese di posizione, è a dir poco vergognoso – scrivono Francesco Rigano, Sandro Salvatore Triolo, Sarah Vita e Chiara Cocuccio – ognuno di noi ha un ruolo e manifestare il proprio dissenso per scelte di campo alquanto discutibili e di circostanza rientra nella normale dialettica politica. Fino ad ora, l'unico onnipresente su social e mass media è stato proprio lui, risolutore dei problemi che affliggono non solo il comune di Furci Siculo ma dell'intera Sicilia. E qui si inserisce la problematica del cosiddetto "decreto periferie". Grazie ai suoi collegamenti con il vicepremier, l'omonimo Salvini, Matteo Francilia propone al Governo centrale la propria richiesta di modifica del Ddl 717 che rielabora la disponibilità delle somme da investire nel nostro territorio, nel quale c'era inserito un finanziamento anche per la riqualificazione di Furci Verde. Bravo, molto bravo. Solo che la proposta n 13.2 al ddl 717 porta due nomi eccellenti del Senato della Repubblica, i leghisti Daisy Pirovano e Massimiliano Romeo, che con la loro proposta, discussa inizialmente con il vicepremier ospite a Furci, ritengono importante distrarre le risorse già stanziate. Un vero gioco di prestigio messo in atto dal governo centrale di cui i senatori leghisti ne sono supporter. Ed ecco che spunta il Robin Hood della politica siciliana – incalza l’opposizione furcese – che con estrema solerzia, consegna al proponente della proposta n 13.2 la richiesta di ritornare sui propri passi e raccogliere le richieste dei pesci raccolti nella rete buttata tra il canale di Sicilia ed il mare Jonio, certi che il loro peso politico sia determinante per risolvere la questione. Riuscirà il nostro supereroe a portare a termine il compito di ripristinare la graduatoria del decreto originario? Noi, comunque siano andate le cose, lo auspichiamo”.