Furci, bollette rifiuti in ritardo: "Ecco i motivi ma non ci saranno interessi e sanzioni"
di Andrea Rifatto | 04/07/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 04/07/2023 | POLITICA
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Tutti concordi nel migliorare le procedure
Non saranno applicati interessi e sanzioni ai cittadini di Furci Siculo per i ritardi nel pagamento del saldo della tassa rifiuti 2022. È quanto ha annunciato in Consiglio comunale la vicesindaca con delega a Finanze e Tributi, Daniela Mercurio, rispondendo all’interrogazione della minoranza che chiedeva risposte sui motivi che hanno determinato il ritardo nella trasmissione degli avvisi Tarip (tassa rifiuti puntuale) del saldo 2022, recapitati solo a giugno ma con scadenza fissata al 28 febbraio. “Il ritardo nell’invio dell’ultima bolletta è stato determinato da questioni logistiche e tecniche - ha spiegato Mercurio - a febbraio è stato emesso il ruolo, il 21 marzo la giunta ha assegnato la somma per le spese di stampa e imbustamento, poi è stato chiesto il preventivo e l’affidamento alla posta privata è stato effettuato il 2 maggio. L’ultima rata viene inviata l’anno successivo rispetto quello dell’imposta in quanto bisogna attendere che la ditta che svolge il servizio rifiuti comunichi le quantità di indifferenziata prodotte dagli utenti, i dati spesso non sono facilmente decifrabili e non è possibile associarli in tempi stretti all singole utenze. In ogni caso non ci sono motivazioni per non pagare le bollette - ha aggiunto la vicesindaca - dovremo individuare una data limite per versare il saldo e i solleciti arriverebbero molto tempo dopo, ma ci auguriamo che i ritardi non si verifichino più”. Insoddisfatto della risposta il capogruppo di minoranza, Francesco Rigano, che ha evidenziato come ai cittadini sia necessario dare certezze per non legittimare comportamenti elusivi e generare confusione: “Il ritardo parte a monte - ha replicato in aula - perchè l’avviso di accertamento è stato emanato in violazione del Regolamento Tarip: se bisogna farlo almeno 15 giorni prima della data di scadenza del pagamento, non può essere emesso il 16 febbraio con scadenza il 28 dello stesso mese, ma bisogna attivarsi almeno a gennaio, visti anche i ritardi della postalizzazione. Alla luce di queste criticità bisognerà valutare una scadenza posticipata per il saldo. Il Comune deve essere preciso se poi deve bacchettare il cittadino - ha aggiunto il leader dell’opposizione - le regole le ha scritte l’ente e bisogna valutare che in caso di ritardo le scadenze siano posticipate. Sono situazioni che si sono verificate e bisogna regolamentarle, evitando che vengano lasciate al caso”.