Furci, bollette rifiuti inviate già scadute da quattro mesi: "Cittadini sotto pressione"
di Andrea Rifatto | 22/06/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 22/06/2023 | POLITICA
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Rigano, Spadaro, Manganaro e Scarcella
Bollette rifiuti emesse quattro mesi fa, già ampiamente scadute, ma giunte agli utenti solo adesso, con il rischio di ulteriori costi a carico dei cittadini. È quanto denuncia la minoranza consiliare di Furci Siculo, che ha presentato un’interrogazione al sindaco Matteo Francilia e alla sua giunta per avere risposte sulle motivazioni che hanno determinato un ritardo così importante nella trasmissione degli avvisi Tarip (tassa rifiuti puntuale) del saldo 2022. “Il 28 febbraio scadeva il termine per pagare l’ultima rata a saldo - ricordano i consiglieri Francesco Rigano, Maria Vera Scarcella, Angelo Manganaro e Francesca Spadaro - ma solo dalla seconda decade di giugno stanno arrivando gli avvisi a saldo con allegato il modello di pagamento F24, che risultano emessi il 16 febbraio, comunque con notevole ritardo rispetto alla data di scadenza, rimasta quella del 28 febbraio, considerando i tempi di spedizione”. Per l’opposizione un ritardo non giustificabile che rischia di gravare sui furcesi, visto che “secondo il regolamento Tarip in caso di omesso, insufficiente o ritardato pagamento della tariffa, l’Ufficio Tributi addebiterà gli interessi a norma di legge, oltre all’addebito delle spese sostenute per l’attività di recupero del credito”. Secondo i quattro consiglieri il notevole ritardo nell’invio dell’avviso di pagamento può determinare gravi problemi nella gestione contabile dell’ente, che potrebbe assumere impegni sul presupposto di voci di entrata che non si sono nel tempo realizzate (compresi eventuali interessi e sanzioni da applicare in caso di ritardato pagamento) e la mancata riscossione nei tempi preventivati può aver determinato una mancanza di liquidità, con la necessità di fare ricorso all’istituto dell’anticipazione di tesoreria e conseguente pagamento di interessi passivi: “I cittadini devono essere messi in condizione di pagare mediante la previsione di scadenze certe, al fine di evitare di essere messi sotto pressione nel pagamento di tasse comunali per fatti a loro non imputabili - aggiungono Rigano, Scarcella, Manganaro e Spadaro - e il pagamento dei tributi dovrebbe essere scaglionato in modo tale da non determinare sovrapposizioni tra gli stessi, visto che il pagamento del salto Tarip 2022 coincide con la scadenza della prima rata Imu 2023”.