Sabato 23 Novembre 2024
Ultima seduta dell'assemblea. Il sindaco traccia un bilancio e parla del caso giudiziario


Furci, Giunta e Consiglio salutano. Foti: "Sugli assenteisti rammaricato ma scelta giusta"

di Andrea Rifatto | 24/04/2018 | POLITICA

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Il Consiglio di ieri sera

Tempo di saluti per la Giunta e il Consiglio comunale di Furci Siculo. Ieri sera l’assemblea cittadina si è riunita per l’ultima volta prima del termine della legislatura, ormai agli sgoccioli visto che il 10 giugno si tornerà alle urne per il rinnovo delle cariche amministrative. Una seduta durata tre ore nel corso della quale sono stati discussi e approvati quasi tutti i sedici punti all’ordine del giorno. Presente al completo la Giunta con in testa il sindaco Sebastiano Foti, affiancato dalla vicesindaco Maria Vera Scarcella e dagli assessori Rosaria Ucchino, Concetto Ralli e Corrado Attennante. Diverse invece le defezioni sui banchi dei consiglieri: assenti Martina Casablanca in maggioranza (da quasi due anni non partecipa più alle sedute), l’indipendente Santino Settimo e gli esponenti di minoranza Francesco Moschella e Piero Trimarchi. È stato il momento del congedo, al culmine di cinque anni di vita politico-amministrativa travagliata, fatti di stravolgimenti in Giunta, cambio di posizioni in Consiglio, discussioni politiche. E malumori all’interno del palazzo municipale, soprattutto dopo l’esplosione a novembre 2016 del caso sui “furbetti” del cartellino, che vede 51 dipendenti comunali (rispetto ai 65 inizialmente indagati) a processo con l’accusa di assenteismo durante l’orario di lavoro. Una vicenda che ha profondamente turbato i rapporti tra amministratori e impiegati. E fatto ampiamente discutere in paese. Foti nel suo intervento in Aula ha preferito non toccare l’argomento ma lo abbiamo intervistato a fine seduta, chiedendo se ritenga oggi di aver fatto la scelta giusta. Il sindaco, pur dicendosi rammaricato per come si sia sviluppata la vicenda, ha difeso la sua decisione.

“In quel momento storico bisognava dare un segnale forte perché tutto ciò che era stato fatto, tutti gli atti di indirizzo erano finiti nel vuoto – ha risposto – poi ovviamente se mi si chiede  se sono contento di come siano finiti i fatti dico che non lo sono, perche potevano andare a finire diversamente. Ma questo non dipende da me, dipende dalle dinamiche investigative e della giustizia. Ci si aspettava risultati diversi e ne sono arrivati altri”. In paese e negli ambienti politici c’è chi rimprovera al sindaco di aver fatto una denuncia sommaria alla Polizia di Stato anziché concentrarsi sui singoli casi di dipendenti che non svolgevano il loro dovere. Ma anche chi ritiene che si era toccato il fondo e bisognava intervenire con fermezza. Foti sul punto è chiaro: “Mi sono limitato a denunciare un fenomeno verso il quale i cittadini imponevano a chi ha la responsabilità di sindaco, di datore di lavoro, di responsabile legale dell’Ente, di assumere iniziative, anche forti, purché quel fenomeno venisse attenzionato. Probabilmente le dinamiche sono state fatte in un certo modo ma non compete a me dire come siano state fatte le indagini”. Un caso di cui si tornerà a parlare a livello giudiziario a luglio 2019, quando si aprirà il processo.

Il sindaco ha ripercorso la sua vita politica a Furci, intervenendo nella seduta e dicendosi commosso nel concludere la sua esperienza dopo 45 anni a servizio di Furci, dove ha ricoperto sin dagli Anni ‘70 tutte le cariche, da consigliere a primo cittadino, incarico quest’ultimo svolto dal 1998 al 2008 e dal 2013 a oggi. “Sono stati i cinque anni più difficili e travagliati della mia esperienza, soprattutto per un contesto generale fatto di condizioni economiche, politiche e ambientali che hanno limitato l’attività amministrativa. Dall’esterno è facile criticare ma è stato molto difficile affrontare i problemi. Ma ci sono anche risultati positivi. Questa amministrazione è stata una delle migliori che ricordi – ha detto Foti – perché è stata garantitasia l’attività ordinaria ma sono stati ottenuti anche diversi finanziamenti, che tra 12-18 mesi saranno opere da appaltare. Non è facile fare il sindaco per 15 anni ed essere rieletto ogni volta, non esistono vittorie scontate ma bisogna ripartire sempre da zero. Sono sempre stato al servizio dei cittadini, ho fatto sicuramente errori ma sarà la storia a dire come ho amministrato”.

Il presidente del Consiglio, Gianluca Di Bella, si è detto onorato di aver presieduto un organo di altro profilo professionale e umano, con elevata competenza. “Sono soddisfatto per la civiltà regnata in quest’Aula, spero che il prossimo Consiglio comunale sia migliore di questo ma sono fortemente contento di questo. Spero che molti degli attuali consiglieri vengano rieletti per dare continuità e migliorare la macchina amministrativa. Grazie ai dipendenti comunali, li invito a cancellare le cattiverie e ripartire dal 10 giugno con una nuova fase, priva di preconcetti, perchè a Furci si sono tante competenze per ripartire senza veleni. Ho comunque apprezzato nel corso della legislatura la loro disponibilità professionale. Ringrazio la Giunta per impegno e l’aiuto che ha dato al Consiglio. Ringrazio la segretaria Giuseppina Minissale, mia spalla che con elevata competenza ha dato sicurezza nell’affrontare le problematiche.

Per la minoranza il giudizio su questa amministrazione è negativo soprattutto in materia di gestione finanziaria ma ieri sera il gruppo ha votato favorevolmente sull'adozione delle misure correttive adottate dalla Giunta dopo le criticità sui bilanci rilevate dalla Corte dei conti: "L'azione amministrativa doveva essere improntata a questi criteri adottati oggi in maniera costante sin dall'inizio, non si può partire adesso solo perchè lo chiede la Corte dei conti e provare a recuperare ad esempio l'Imu del 2012 - ha evidenziato il capogruppo Francesco Rigano - doveva essere un normale modo di procedere e non un'azione correttiva, ossia quello di avviare immediata azione di recupero dei tributi, applicando il principio base di far pagare tutti per far pagare meno e pagare in funzione di avere dei servizi che i cittadini, a quel punto, devono pretendere di avere". Tutti argomenti che finiranno sul tavolo della prossima amministrazione: se a guidarla sarà Rigano o il suo sfidante Matteo Francilia lo decideranno i furcesi.


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