Mercoledì 01 Maggio 2024
Via libera dal Consiglio comunale al Previsionale 2021: diverse le novità contabili


Furci, il bilancio passa quasi all'unanimità: parte dell'opposizione dà fiducia al sindaco

di Andrea Rifatto | 04/07/2021 | POLITICA

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La seduta consiliare furcese

Voto quasi unanime dal Consiglio comunale di Furci Siculo al bilancio di previsione 2021/2023. Il documento finanziario è stato infatti approvato in aula con sette voti favorevoli e una astensione: a votare per l’approvazione sono stati i sei consiglieri del gruppo di maggioranza (assenti Carmelo Muscolino e Salvatore Pino) e il consigliere di minoranza Agatino Pistone (mancavano i colleghi Rosaria Ucchino e Paolo Mascena) mentre l’indipendente Sandro Triolo ha deciso di astenersi. Pistone, dopo la chiusura della seduta, ci ha spiegato di aver condiviso con il resto del suo gruppo i contenuti del bilancio e ha voluto evidenziarci anche come la sua presenza sia stata decisiva per consentire il via libera alla delibera: in realtà, però, il Previsionale sarebbe passato anche senza il suo voto, visto che erano sufficienti cinque voti favorevoli. Il bilancio del 2021, che prevede entrate per 16,6 milioni di euro e uscite per 16,7, è stato illustrato in Consiglio (dove era presente anche il nuovo revisore dei conti Antonino Messina) dal vicesindaco con delega al ramo, Daniela Mercurio, che ha evidenziato come il documento ricalchi in linea generale il Previsionale 2020/2022 seppur con alcune novità, come il nuovo canone unico patrimoniale che sostituito la Tosap, l’imposta sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, ricordando anche che l'obbligo di iscrizione del Fondo di garanzia dei debiti commerciali “ingessa” il bilancio per 32mila 669 euro. Nel Previsionale 2021 è inserita anche la quota di disavanzo (“rosso”) che risulta dal rendiconto di gestione del 2019, non essendo ancora stato approvato quello del 2020, per un ammontare di 41mila 080 euro, composto da 17mila 893 euro quale quota di disavanzo proveniente da esercizi precedenti ed 23mila 186 euro come quota del 2019. Tra le entrate previsti 850mila euro per l’Imu e 713mila 556 euro per la Tarip.


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